Riserva sciolta e questioni difensive rigettate. Nessuna riapertura dibattimentale nel processo d’appello a carico di Filippo Asero, condannato in primo grado all’ergastolo per il femminicidio a Bronte di Ada Rotini, avvenuto nel 2021. La Corte d’Assise d’Appello, presieduta da Elisabetta Messina, a latere Stefania Scarlata, ha analizzato le richieste della difesa dell’imputato e ha emesso l’ordinanza con cui le ha respinte. Asero ha partecipato all’udienza in videocollegamento. La difesa, anche nei motivi d’appello, ha sollevato l’eccezione di costituzionalità della legge che impedisce a chi è imputato di un reato che prevede come pena una condanna all’ergastolo di accedere al rito alternativo del rito abbreviato. Il legale inoltre ha chiesto – o meglio insistito – di disporre una perizia psichiatrica visto che il suo assistito dopo aver accoltellato Ada, da cui stava divorziando, cercò di togliersi la vita con lo stesso coltello.
Alle richieste si erano opposti pg e parti civili. . La Corte, aderendo a quanto già evidenziato dal pg Angelo Busacca (avvocato generale), ha ritenuto infondata la questione di illegittimità costituzionale. In relazione alla perizia psichiatrica il collegio ha ritenuto di rigettare non avendo rilevato nuovi elementi che possano concorrere a un’incapacità di intendere e volere. Il 12 novembre ci saranno le discussioni delle parti. Laura Distefano Fonte “La Sicilia” del 13-09-2024