La città si prepara al bagno di folla che per tutto il fine settimana invaderà piazza Spedalieri, dove si trova il pistacchio verde dop, via Umberto e tutto il centro storico, sede della Sagra più bella e rinomata della Sicilia. Questa sera, alle 18, all’inizio di viale Catania, il sindaco Pino Firrarello, l’assessore Angelica Prestianni che ha organizzato la sagra, il presidente del Consiglio comunale, dott. Aldo Catania, la Giunta municipale e i consiglieri comunali, insieme a numerose autorità, taglieranno il nastro inaugurale della 33ª Sagra del pistacchio. Tantissimi gli stand lungo il corso Umberto e nelle piazze, con i riflettori ovviamente puntati nel salotto bella città, ovvero piazza Spedalieri, dove i golosi potranno assaggiare il vero pistacchio di Bronte certificato dal Consorzio di tutela. E subito dopo l’inaugurazione il programma della sagra diventa scoppiettante. La Banda San Biagio e le majorettes percorreranno via Umberto nel momento in cui gli stand apriranno i battenti ed avranno inizio le iniziative organizzate a corollario della sagra. Ci sarà arte con la mostra di pittura nel Circolo di Cultura e tanta musica nelle piazze Piave, Rosario e Cimbali. Domani gli stand apriranno alle 10. I bambini potranno giocare con meravigliosi gonfiabili e tutti potranno ammirare la bellezza dei carretti siciliani. Una novità di quest’anno il laboratorio sensoriale sul Pistacchio Dop organizzato dall’associazione Aiace nel Circolo Operaio, con il corso Umberto che sarà allietato dagli sbandieratori.
Poi la sera ancora musica ed arte con concerti ed esibizioni di danza. «Come detto in conferenza stampa – spiega l’assessore Prestianni – le rigide norme di sicurezza ci hanno impedito di avere un concerto con un artista importante. Questo però non vuol dire che la Sagra non offrirà buona musica. Sabato (domani per chi legge, ndr), infatti, ci sarà la cover ufficiale dei Pooh con il concerto “Pensiero”, domenica il concerto dei “Asimenza” e sabato 12 ottobre alle 21 in piazza Cimbali, la cover band di “Marco Mengoni”». «Quando si parla di pistacchio – afferma il sindaco Pino Firrarello – chi chiede prodotti di qualità pensa esclusivamente a Bronte. Rispetto agli altri pistacchi ha il vantaggio di essere coltivato fra le irte lave dell’Etna da cui trae linfa vitale, in una terra baciata dal sole. Un cocktail di elementi che ci regalano un frutto dal gusto unico. E la Sagra è il momento migliore assaggiarlo. Venite quindi a Bronte e dite a tutti quant’è buono il nostro pistacchio». Fonte “La Sicilia” del 04-10-2024