E’ il silenzio del Ministero delle Infrastrutture a segnare l’iter burocratico dell’ammodernamento della Ss 120. Era aprile del 2011 quando il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo uscì dagli uffici romani del Ministero con in pugno un prezioso protocollo d’intesa. Il documento prevedeva il trasferimento all’Anas dei 525 mila euro ottenuti dal Comune di Randazzo nel 2003, grazie alla legge 376, per programmare l’ammodernamento della statale. Durante l’incontro, cui ha partecipato pure il responsabile della Direzione centrale programmazione e progettazione dell’Anas, Massimo Averardi, l’Anas assicurò tempi celeri nella progettazione preliminare della strada, al punto da indicare al sindaco i tecnici Anas cui sarebbe stato conferito l’incarico. Da quando Del Campo lasciò gli uffici del Ministero, invece, l’unica notizia che è arrivata è stata quella che le somme erano andate in perenzione e che bisognava reinserirle in bilancio. Da quel momento è intercorsa una “battaglia” epistolare fra il sindaco e il Ministero, con l’Anas che, “spariti” i soldi non ha più mosso un dito. Nell’estate scorsa, dopo i vari solleciti del Comune, l’annuncio che presto sarebbero stati reinseriti in bilancio i 525 mila euro necessari per effettuare la progettazione del nuovo Randazzo – Fiumefreddo della Ss 120, ma ancora una volta da quel momento il silenzio è tornato protagonista. Per i residenti e i tanti pendolari che ogni giorno percorrono la statale attraversando i centri urbani e diversi passaggi a livello, questo non è un buon segnale, e a pensarla così è anche il sindaco Del Campo che ieri ha inviato al ministero e ai compartimenti nazionale e regionale dell’Anas una lettera particolarmente eloquente: “Nonostante i numerosi solleciti telefonici – scrive Del Campo – a tutt’oggi, non si hanno notizie in merito. Tenuto conto che, se non si dovesse procedere alla progettazione del nuovo tracciato risulterebbero vani i benefici di cui alla legge n. 376/2003 e lo studio di fattibilità già completato, si sollecita ancora una volta codesto ministero a verificare l’avvenuta reiscrizione in bilancio della somma richiesta dandone pronta notizia”. E così comincia l’attesa nella speranza di avere una risposta. Pendolari, imprenditori turistici e coloro che credono che una buona viabilità sia un ottimo volano per l’economia e per lo sviluppo sociale attendono.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 24-10-2012