Su richiesta della Commissione straordinaria che guida il Comune di Randazzo, composta dal viceprefetto Alfonsa Caliò, dal viceprefetto aggiunto Cosimo Gambadauro e dal funzionario economico finanziario Isabella Giusto, il responsabile dell’area urbanistica del Comune, ing. Giuseppe Parrinello, ha impegnato la somma di 172mila 752 euro dal bilancio pluriennale dell’Ente per scavare un nuovo pozzo idrico in contrada Murazzorotto. Si tratta di una frazione dove maggiormente si soffre la sete quando, in estate, il livello d’acqua nei pozzi si abbassa e le sorgenti quasi smettono di fornire acqua. Per essere più precisi la sorgente di “Pietre bianche” sui Nebrodi, direttamente a servizio della Frazione, con il caldo dà pochissima acqua e dai pozzi di Santa Caterina praticamente arrivano appena gocce. Così a Murazzorotto d’estate la sete si sete più che altrove. Per questo per i Commissari, nell’ambito di un piano più grande che punta a mitigare il problema in tutto il paese, hanno incaricato l’ing. Giuseppe Parrinello di redigere il progetto per lo scavo di un nuovo pozzo.
“Il territorio di Randazzo, – si legge infatti nella determina – da anni soffre la crisi idrica dovuta alla carenza di acqua proveniente dalle sorgive in atto poco alimentate a causa delle sempre più rare manifestazioni piovose”, per cui si intendono “mettere in atto una serie di interventi atti a migliorare la condizione idrica del proprio territorio consentendo a tutta la popolazione residente l’approvvigionamento di acqua potabile mediante acquedotto senza dover ricorrere al rifornimento mediante autobotti”. Ed il progetto prevede l’impegno di quasi 58 mila euro per effettuare i lavori di scavo, con il resto dei quasi 173 mila euro che servono per la redazione di progetti esecutivi, la direzione dei lavori, l’iva e le varie spese per ottenere la concessione e le autorizzazioni dei vari enti. Una notizia che farà piacere ai residenti di Murazzorotto, i quali sperano che presto la pesante crisi idrica estiva diventi solo un ricordo. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 11-01-2025