Ha scoperchiato una pentola d’oro, la Guardia di Finanza di Palermo, che ha sequestrato circa 220mila euro al cantante neo melodico Daniele De Martino, seguito da oltre 990 mila follower. Il cantante è le sue molteplici attività sono state passate al setaccio dalla Guardia di Finanza, che ha contato le sue performance: 108 esecuzioni musicali e serate oltre a 105 concerti nel 2018; nel 2019 157 esecuzioni musicali e 113 concerti; nel 2021 contati 196 esecuzioni musicali e otto concerti.
Nel 2020 niente perché è l’anno della pandemia da Covid-19. Per tutto questo compensi dichiarati: zero. Avrebbe percepito, invece, almeno 490.295 euro. Nello stesso periodo, il padre Massimiliano Galluzzo, classe 1974, chiedeva ed otteneva dall’Inps il reddito di cittadinanza. Cifre da capogiro e richieste di esibizioni che dovevano essere fatte con largo anticipo per trovare la data libera. Poche tracce, o nessuna, invece, dei pagamenti delle sue esibizioni.
Durante i controlli della GdF, De Martino è stato trovato con beni per centomila euro e, addosso, la cifra in contanti di 9.610 euro. Gli orologi di lusso che ama portare, tra cui dei rolex, sono in primissimo piano perfino nelle locandine dei concerti. I finanzieri, nel corso delle indagini, hanno trovato una penna usb: dentro,
tra i file, ci sono dei video girati dentro casa e risalenti al periodo tra il 2020 e il 2021. Si vede suo padre contare una mazzetta di banconote da 50 euro. Un’azione che, chissà perché, viene ritenuta incompatibile con una situazione d’indigenza. Il padre ha percepito ben 38.796 euro di reddito di cittadinanza, secondo la Gdf percepita indebitamente grazie alla domanda fatta nel 2020 e con il figlio a carico. Ora saranno le indagini a stabilire eventuali reati.