E’ allarme rifiuti nei Comuni di Randazzo, Castiglione di Sicilia, Calatabiano e Riposto. La società Oikos che gestisce la discarica di Motta Sant’Anastasia ha comunicato al presidente della società Ato rifiuti Joniambiente, dott. Mario Zappia, di non essere più intenzionata ad accogliere in discarica i rifiuti dei 4 Comuni perché inadempienti con i pagamenti. Così già da oggi i sacchetti dell’immondizia potrebbero accumularsi nelle strade. Le spiegazioni di Joniambiente. «I vertici della discarica Oikos – dice il presidente della Joniambiente, dott. Mario Zappia – già in passato hanno lamentato il mancato pagamento delle quote da parte dei Comuni nel rispetto della convenzione che prevede il pagamento dei servizi goduti non oltre i 60 giorni. Questa presidenza, infatti, mesi fa, di fronte le prime avvisaglie di chiusura della discarica ha chiesto un incontro con i sindaci in Prefettura, dove si è deciso che ha subire eventuali disservizi dovevano essere solo i Comuni inadempienti. Così la Oikos ha chiuso i cancelli per questi 4 Comuni che ci devono ancora le quote del bimestre luglio ed agosto 2008». La situazione. La Joniambiente scarica in 2 discariche, quella di Grotte San Giorgio di Catania ed appunto la Oikos di Motta Sant’Anastasia. Per adesso a chiudere i cancelli è solo la Oikos, cui conferiscono i Comuni di Bronte, Maletto, Maniace, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Calatabiano e Riposto. I primi quattro hanno versato la quota del bimestre luglio agosto. Calatabiano deve, invece, il quarto bimestre, anche se ieri ha mandato una lettera sostenendo di aver fatto il versamento, ma i soldi ancora non sono arrivati e la Joniambiente non può girarli alla Oikos. Randazzo e Castiglione di Sicilia devono il terzo ed il quarto bimestre. Riposto, infine, deve tutto il 2008. Il sindaco di Randazzo. «Ieri mattina – spiega Ernesto Del Campo – abbiamo versato 100 mila euro (il Comune ne deve 192 mila a bimestre). Speriamo serva ad evitare la crisi almeno durante le feste». Castiglione temporeggia. Il Comune di Castiglione aspetta di parlare con Zappia prima di fornire la propria versione. Il sindaco di Calatabiano. «Ho già diffidato l’Ato e l’Aimeri – attacca Antonio Petralia con una nota – a non interrompere il servizio, in caso contrario il sottoscritto informerà l’Autorità giudiziaria dell’interruzione di un pubblico servizio. Il Comune di Calatabiano è in regola con i pagamenti e stiamo attendendo da mesi giustificazioni circa il corrispettivo richiesto da parte dell’Joniambiente». Il sindaco di Riposto. «Il blocco annunciato dalla “Oikos” – sottolinea Carmelo Spitaleri insieme all’assessore all’Ecologia, Mario Calderone – lascia a dir poco sbigottiti. E questo in virtù del mantenimento del Piano di Rientro, che certo ricorderà anche l’Ato Joniambiente, concordato in Prefettura, che ci ha visto già garantire 400 mila euro. E’ inspiegabile quanto accaduto. Al Comune non è pervenuta alcuna intimazione di pagamento di altre fatture in scadenza. Dovendo leggere la vicenda viene davvero difficile credere che l’Ato Joniambiente non immaginasse, che la chiusura della discarica della Oikos, anche per il Comune di Riposto, non avrebbe avuto sostanziali conseguenze». La replica di Zappia. «La Joniambiente subisce la presa di posizione della Oikos come la subiscono i Comuni – risponde il presidente di Joniambiente – che sapevano di dover rispettare il contratto, come erano a conoscenza delle minacce della Oikos. Il piano di rientro riguarda i debiti degli anni passati, ma in Prefettura ai Comuni è stato imposto di pagare subito anche il 2008. Tutta la documentazione è sempre stata a disposizione dei sindaci nella sede della Joniambiente. Continuerò a chiedere alla Oikos di recedere dalla dura decisione e non capisco perché i sindaci attaccano noi che in questi anni gli abbiamo garantito il servizio nonostante siano stati inadempienti».
Fonte “La Sicilia” del 20-12-2008