Il Comune ha salutato l’ing. Salvatore Caudullo, che ha raggiunto il traguardo della pensione. Brontese, 67 anni, sposato con 2 figli, Caudullo si è laureato in Ingegneria civile all’Università di Catania nell’aprile del 1984. Dopo 4 anni, il 29 luglio del 1988, è stato assunto al Comune di Bronte come capo settore dell’Area tecnica. Dal 1988 al 2021 ha guidato l’Ufficio tecnico nella sua interezza, per poi occuparsi di Lavori pubblici, Ambiente, Manutenzione e Protezione civile. Dal 2006 al 2010 ha ricoperto anche l’incarico di dirigente tecnico del Comune. Centinaia le opere pubbliche che ha seguito. Fra queste le più importanti sono la realizzazione dei capannoni dell’Area artigianale, il depuratore di contrada Sciarotta, la ristrutturazione del Castello Nelson, la realizzazione della chiesa di Sant’Agata, i 54 alloggi di contrada Sciarotta e i 60 di via Leanza, la realizzazione di viale Indipendenza e il rifacimento della rete idrica in contrada Sciarotta. Inoltre, ha avviato gli iter delle opere finanziante con il Pnrr, oggi in fase di realizzazione, e ha contribuito all’approvazione dei piani di recupero urbanistici, del primo Prg della storia di Bronte e del Piano comunale di Protezione civile.
Lascia al Comune di Bronte un cospicuo elenco di opere progettate e già finanziati e da avviare che riguardano la viabilità ed i servizi idrici. «Per me – ha affermato Caudullo – è stato un onore essere al servizio della comunità brontese. Guidare l’Ufficio tecnico per tanti anni mi ha permesso di contribuire alla crescita urbanistica e infrastrutturale della mia Città. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno creduto nella mia professionalità e soprattutto i colleghi che con grande impegno e competenza hanno permesso all’Ufficio tecnico di raggiungere sempre gli obiettivi prefissati». L’ing. Caudullo ha ricevuto ampi ringraziamenti per l’attività svolta in tanti anni da parte del sindaco, Pino Firrarello, del presidente del Consiglio comunale, Aldo Catania, dalla Giunta municipale e dall’intera Assemblea consiliare. Fonte “La Sicilia” del 11-03-2025