Nel quadro delle costanti attività di prevenzione e controllo del territorio messe in atto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania per garantire sicurezza e legalità, particolare attenzione è rivolta al contrasto della diffusione di strumenti atti ad offendere che, se detenuti in maniera impropria, possono costituire un grave pericolo per l’incolumità pubblica. È in tale contesto che i militari della Stazione di Adrano, nel corso di mirati servizi di pattugliamento, hanno deferito in stato di libertà due ragazzi di 23 e 18 anni, entrambi del posto, per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva. Nel dettaglio, l’attività di controllo ha interessato due distinti interventi eseguiti nell’ambito di servizi di vigilanza del territorio, disposti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi, messi in atto anche attraverso controlli alla circolazione stradale. In tale contesto, proprio durante un accertamento “su strada” nel centro storico, i Carabinieri hanno fermato una vettura condotta dal 23enne il quale, alla vista dei militari, è apparso subito nervoso e accampava scuse per evitare il controllo. L’equipaggio, dunque, ha deciso di approfondire e lo ha sottoposto ad una perquisizione personale e veicolare, durante le quali, nella tasca del suo giubbotto sono stati scovati 0,5 grammi di marijuana mentre, nel cofano dell’auto, il giovane aveva nascosto una mazza in ferro lunga 63 cm, oggetto chiaramente riconducibile a strumenti di offesa la cui detenzione, in assenza di giustificato motivo, costituisce un reato.
Poco più tardi, invece, nei pressi di una scuola, la pattuglia ha sottoposto a verifiche uno scooter con a bordo il neo maggiorenne, e anche lui si è mostrato insofferente al controllo, insospettendo i Carabinieri che, così, lo hanno perquisito, recuperando, dalla tasca dei suoi jeans, un tirapugni in ferro da 11 centimetri. Sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, entrambe le condotte hanno portato al sequestro degli oggetti rinvenuti e alla conseguente denuncia dei due giovani alla competente Autorità Giudiziaria, confermando quanto l’impegno costante dell’Arma nel presidiare il territorio, garantisca una presenza attiva e rassicurante al servizio della collettività.