La passione per la storia di Bronte e per i suoi figli che la storia hanno fatto, primo fra tutti Nicola Spedalieri. Questo il dott. Piero Martello, presidente del Tribunale del lavoro di Milano e giornalista, ha principalmente voluto infondere alla platea che ha affollato la Pinacoteca, “Nunzio Sciavarrello” di Bronte per ascoltare la sua relazione sul filosofo brontese, autore di numerosi libri fra i quali spicca l’opera “De’ Diritti dell’Uomo”. L’incontro, organizzato Circolo di cultura “Enrico Cimbali” e dall’associazione “Bronte Insieme”, ha visto la partecipazione dei soci dell’importante circolo brontese e di numerose autorità, fra cui il presidente della Provincia di Catania, Giuseppe Castiglione, il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta, l’assessore alla Cultura, Enzo Bonina, l’imprenditore Franco Catania, Nino Liuzzo di “Bronte Insieme” e numerosi consiglieri comunali. Cosí, dopo le presentazioni del presidente del Circolo, dr. Aldo Russo, il dott. Martello ha descritto gli aspetti principali della vita e delle opere del filosofo brontese. «Nicola Spedalieri – ha affermato – è stato un grande filosofo ed un altrettanto grande cultore della dottrina dello Stato. Nell’esprimere il suo pensiero è stato certamente un precursore, nel senso che ha affrontato un argomento importante come quello dei diritti umani in un periodo storico in cui il tema non era consueto. Oggi tutti condividono il principio che l’uomo debba avere riconosciuti i diritti fondamentali, per questo il pensiero di Spedalieri è ancora attuale. Spesso, infatti, questi diritti non vengono salvaguardati, e nella sua opera principale Spedalieri ha indicato le prospettive verso cui, ancora oggi, tutti dovremo propendere». Per il presidente Martello ricordare la vita e le opere di Nicola Spedalieri é occasione per ribadire quanto importante sia, per una comunità, conoscere la vita dei propri uomini illustri: «Dobbiamo imparare a coltivare di piú la nostra memoria. – ha aggiunto – Chi non lo fa si prepara a vivere un presente ed un futuro povero. Spero che Bronte, continui ad approfondire la vita dei suoi personaggi illustri e la sua storia altrettanto importante, come ci insegnano i Fatti del 1860».
L. S. Fonte “La Sicilia” del 28-10-2012