Comincia bene l’anno per i contribuenti di Randazzo. A seguito della segnalazione da parte del coordinatore della locale Cgil, dott. Alfio Mannino, il Comune ha deciso di ottemperare alla sentenza della Corte Costituzionale pubblicata nell’ottobre scorso e di restituire il canone di depurazione incassato nel periodo in cui il depuratore non funzionava. Il sindaco, Ernesto Del Campo, e l’assessore al Bilancio, Alfio Ragaglia, hanno, infatti, inviato alla Cgil una lettera con cui si comunica che si procederà al rimborso, solo però nei confronti di coloro che presenteranno istanza documentata. Per la Cgil certamente si tratta di una vittoria, ma Mannino non condivide l’idea che a ottenere il rimborso siano soltanto coloro che presenteranno la domanda, perché c’è il rischio che molti anziani e tutti coloro che non verranno adeguatamente informati non la presentino. «La Cgil – afferma Mannino – esprime il proprio compiacimento. Dai nostri dati risulta che i rimborsi potrebbero arrivare a trecento euro a utenza. A nostro avviso, però, è superflua la richiesta dell’istanza da parte del singolo utente, in quanto il Comune è oggi nelle condizioni di poter verificare chi sono i cittadini che hanno diritto al rimborso». «Purtroppo – replica l’assessore Ragaglia – il cittadino può ottenere il rimborso solo dopo aver presentato una istanza. E non lo diciamo noi, ma un parere della Corte dei Conti di Reggio Calabria cui alcuni Comuni si sono rivolti. Abbiamo già deciso, nel caso in cui le ricevute dei versamenti fossero state perdute, di effettuare i controlli nei nostri terminali e accettare ugualmente la domanda. Affinché i cittadini vengano informati – conclude – affiggeremo un manifesto».Intanto, la Cgil ha già preparato una bozza dell’istanza da presentare.
Previsti 131 mila euro incassati solo 60 mila
A Randazzo il canone di depurazione è fissato in termini proporzionali al consumo dell’acqua e ogni contribuente paga 25 centesimi di euro ogni metro cubo consumato. Per questo motivo i bilanci degli anni scorsi prevedevano un’entrata pari a circa 131 mila euro. Secondo l’assessore Alfio Ragaglia le somme incassate sono pari a circa 60 mila euro.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 08-01-2009