«Il lavoro svolto in questi anni dal Distaccamento forestale di Maniace è stato prezioso per l’intera comunità, che oggi però si accorge come il personale in servizio venga continuamente trasferito». Il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, e l’assessore alla Protezione civile, Nino Galati, temono che i continui trasferimenti possano essere indice di una sorta di ridimensionamento del Distaccamento e dell’azione delle guardie forestali, in un territorio circondato da boschi e dal Parco dei Nebrodi. «Fino a qualche anno fa – spiega il sindaco Pinzone Vecchio – in servizio c’erano 6 ispettori forestali. Un numero sufficiente per garantire lo svolgimento dei compiti interni di ufficio ed effettuare i controlli a salvaguardia del grande patrimonio ambientale». «Adesso – aggiunge l’assessore Galati – ne sono rimasti appena 3, un numero insufficiente a garantire i servizi». In effetti, il Distaccamento forestale di Maniace copre un territorio che abbraccia anche zone dei Comuni di Randazzo, Bronte e Longi, nel Messinese. Vigila su circa 8000 ettari di Parco dei Nebrodi, di cui 7000 boscati, e in passato si è distinto in operazioni di protezione civile. «Grazie ai forestali – conclude il sindaco – reati come il bracconaggio o l’inquinamento ambientale sono diminuiti. Chiediamo, quindi, allo Stato di potenziare e non ridimensionare questo Distaccamento forestale, per far sì che non si abbassi la guardia nella prevenzione e nella repressione dei reati».
Fonte “La Sicilia” del 22-01-2009