Si torna a sparare a Bronte. Ieri sera dopo le 21 e 30 alcuni sicari hanno tentato di uccidere Claudio Reale, brontese di 34 anni, accusato in passato di reati come associazione a delinquere di stampo mafioso e soprattutto di aver tentato di uccidere nel novembre del 2001 Francesco Montagno Bozzone di fronte la Banca popolare di Ragusa. L’uomo si trovava seduto in macchina. Era fermo in centro sotto l’abitazione di un conoscente, quando all’improvviso qualcuno o più di uno si sono avvicinati ed hanno esploso diversi colpi di pistola, ferendolo gravemente all’addome. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Castiglione Prestianni i medici, anche se le sue condizioni erano gravi, hanno escluso che la sua vita fosse in pericolo. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia e della Stazione di Bronte che hanno setacciato la strada. Claudio Reale fino a qualche giorno fa era sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Bronte, ma adesso era libero. E’ un personaggio che i carabinieri conoscono bene per averlo in passato non solo accusato del tentato omicidio di Montagno Bozzone, ma per averlo arrestato all’interno dell’operazione Tunnel, che nel 2004 ha visto mandare davanti al Giudice numerosi personaggi ritenute dagli inquirenti, appartenenti alla così detta “Mafia dei Nebrodi”. Reale però dopo essere stato condannato in Tribunale, in appello è stato assolto e quindi è tornato libero. E’ stato inoltre trovato insieme al latitante catanese Boncaldo nel momento del suo arresto avvenuto nell’agosto 2007. era costretto ad osservare le restrizioni della sorveglianza speciale per vari reati commessi prima del 2004, sorveglianza che più volte ha disatteso, andando e tornando più volte dal carcere catanese di piazza Lanza.
P.T. Fonte “La Sicilia” del 31-01-2009
Agguato la notte scorsa a Bronte, in provincia di Catania. Ferito a colpi di pistola Claudio Reale, 34 anni, ex sorvegliato speciale. L’agguato è avvenuto mentre l’uomo era in auto sotto l’abitazione della suocera. Immediatamente soccorso, è stato trasportato all’ospedale “Garibaldi” di Catania, dov’è stato ricoverato con ferite all’addome, al torace ed alle gambe. Reale era stato condannato in primo grado per mafia e poi assolto. Indagini sono in corso per risalire agli autori del ferimento.