Ritorna l’incubo degli incendi ai fienili nella nostra zona, stamane l’ennesimo incendio che ha mandato in fumo poco più di 200 covoni di paglia e fieno di un piccolo allevatore di Bronte. Per altro già in passato, circa 5 anni fa, lo stesso fienile era stato oggetto di un altro incendio, con la totale distruzione del tetto, e danni elevati in quanto l’immobile era pieno di fieno e paglia. Stamane l’allarme è scattato intorno alle 8, quando lo stesso proprietario, recatosi in campagna un poco più tardi perché nella zona nevicava, ha trovato le porte spalancate, le serrature forzate, e l’incendio che aveva avvolto i covoni di fieno. Immediatamente ha chiamato i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri. Sul posto sono giunti i Carabinieri di Bronte, coordinati dal maresciallo Antonio Muto, ed i Vigili del fuoco di Maletto e di Adrano, oltre ad un’altra autobotte giunta poco dopo da Catania. I pompieri hanno dovuto faticare per poter circoscrivere ed estinguere l’incendio, per non farlo propagare verso gli altri casolari. Sull’accaduto sono in corso le indagini da parte dei carabinieri, in quanto sembra che l’origine dell’incendio siano dolosa, le porte, difatti, sono state trovate forzate. I danni, anche se non gravi, ammonterebbero ad alcune migliaia di euro. Questo è l’ultimo di una lunga serie di incendi, che hanno interessato i fienili o capannoni della zona.
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BRONTE: UN ALTRO FIENILE DATO ALLE FIAMME
Diciannovesimo incendio di un fienile nel versante nord ovest dell’Etna. Circa 300 covoni di fieno a servizio di un piccolo podere sito in contrada Cisterna a Bronte, a pochi passi delle curve della Ss 284 Maletto – Bronte, sono andate distrutte. Se per gli altri incendi che hanno distrutto i fienili di Randazzo, Maletto, Maniace e la stessa Bronte la mano dolosa si poteva solo ipotizzare, questa volta c’è l’assoluta certezza. I carabinieri di Bronte, infatti, si sono accorti che la robusta porta di ferro del capannone era stata forzata. Ad accorgersi dell’incendio è stato il proprietario, ieri mattina, intorno le 7,30. Così sul posto sono arrivati i carabinieri della Stazione di Bronte ed i vigili del fuoco di Maletto e Adrano, che hanno impiegato tutta la mattinata prima di mettere in sicurezza l’area. Non si tratta di un grosso podere, ma di una struttura al servizio di piccolo allevamento costituito da 8 mucche ed un cavallo che adesso sono rimasti senza foraggio. Così il mistero dei fienili in fiamme si infittisce. A turno quasi tutti nel territorio sono stati dati alle fiamme, ma nessuno dei proprietari ha fornito indicazioni utili che permettano agli inquirenti di individuare i colpevoli. E già la seconda volta che questo capannone viene incendiato. La prima volta fu il 7 ottobre del 2004.
Fonte “La Sicilia” del 10-02-2009