A subire lo stop del servizio di raccolta dei beni durevoli e ingombranti saranno solo i Comuni eccessivamente morosi. A deciderlo è stato il presidente della società Ato rifiuti Joniambiente, dott. Mario Zappia, che ha convinto la Fg Recycling di Belpasso, che effettua la raccolta da Bronte fino a Riposto, a riprendere il lavoro nei Comuni che hanno versato il maggior numero di quote 2008.
«Sarebbe stata un’ingiustizia – afferma Zappia – interrompere il servizio anche per quei Comuni che, nonostante le difficoltà, hanno versato le quote del 2008. Così, anche nel rispetto dei principi sanciti, il servizio non verrà interrotto in quei Comuni che hanno versato la quota del 4° bimestre». A subire il disservizio saranno solo Giarre, Linguaglossa e Risposto (che del 2008 non hanno pagato neanche una rata), Mascali e S. Alfio (fermi alla terza) e Randazzo (che della quarta quota ha versato solo un acconto). Fra i 14 Comuni ad aver pagato anche la quota del sesto bimestre sono soltanto due, ovvero Maniace e Bronte, mentre la Joniambiente che vanta crediti per quasi 18 milioni da Comuni e Provincia. Nella classifica dei Comuni debitori in testa rimane Giarre, che deve 5 milioni e 492 mila euro, seguita da Riposto che deve 2 milioni e 823 mila. Terzo posto per Mascali, che deve un milione e 560 mila, e 4° posto per Randazzo, il cui debito, fermo ai conti del 6 marzo a 769 mila euro, comincia a farsi pesante. Intanto, la società Oikos che gestisce la discarica di Motta ha scritto alla Joniambiente di pretendere il dovuto e di aver chiesto un incontro in Prefettura, altrimenti dalla prossima settimana potrebbero verificarsi disagi.
Fonte “La Sicilia” del 12-03-2009
BRONTE: RITIRO RIFIUTI INGOMBRANTI, DA IERI SERVIZIO SOSPESO
Da ieri è inutile chiamare il numero verde per chiedere il ritiro da casa di vecchie cucine o frigoriferi. La «Fg Recycling» di Belpasso che per contro della società Ato rifiuti Joniambiente effettuava la raccolta dei rifiuti ingombranti nell’intero territorio che va Bronte fino a Riposto, ha deciso di interrompere il servizio fino a quando non riceverà dai Comuni il dovuto. Secondo i dati in nostro possesso il credito che la “Fg Recycling» vanta è di circa 100 mila euro. Poca cosa rispetto ai debiti che alcuni Comuni hanno nei confronti della Joniambiente, che se non riceve contante non può pagare le ditte che espletano il servizio. «Purtroppo è così. – dice il presidente di Joniambiente, dott. Mario Zappia – siamo stanchi di ripeterlo. I Comuni percepiscono la tassa dei rifiuti dai cittadini e devono pagare i servizi che forniamo loro. E il fatto che ci siano Comuni che non pagano quanto sancito dai contratti stipulati ormai non fa quasi più neanche notizia, mettendo noi ogni giorno sempre più in difficoltà». «Devo – continua Zappia – ringraziare l’Aimeri Ambiente che, nonostante denunci anch’essa un pesante credito, continua responsabilmente a svolgere il proprio lavoro. Ovviamente tutti i Comuni sono stati avvertiti. Mi aspetto che versino il dovuto o parte di esso presto. Siamo in un momento di nuova definizione normativa del sistema della raccolta dei rifiuti e sarebbe un peccato chiudere con un disservizio questa esperienza che, dati alla mano, è stata fra le più è positive della Sicilia».
L.S. Fonte “La Sicilia” del 11-03-2009
BRONTE: AUDIZIONE ALL’ARS SU PROBLEMATICHE DEL DISTRETTO TESSILE
Oggi alle ore 12 all’assemblea regionale siciliana si svolgerà l’audizione indetta dall’on.le Fausto Fagone, presidente V Commissione Cultura, Formazione e Lavoro sulle problematiche del distretto tessile di Bronte. Interverranno l’on. Carmelo Incardona, assessore regionale per il Lavoro, la Previdenza sociale, la Formazione professionale e l’Emigrazione; l’on. Pippo Gianni, assessore per l’Industria; il sen. Giuseppe Firrarello, sindaco di Bronte; l’on. Franco Catania, presidente della “Bronte jeans”; il dr. Luca Salvatore della Confezioni Luca Salvatore; il dr. Basile Benedetto Barbagallo della omonima ditta individuale; rappresentanti imprese del distretto tessile di Bronte; rappresentanti sindacali provinciali di Cgil, Cisl, Uil,Ugl e Cna di Catania.
Fonte “La Sicilia” del 12-03-2009