Torna alla ribalta l’idea di praticare sci da discesa nel versante nord ovest dell’Etna. Il disegno di legge sull'”Istituzione del polo turistico nord ovest dell’Etna”, presentato all’assemblea regionale siciliana dall’on. Fausto Fagone, ridà speranza a coloro che ben 8 anni fa lanciarono l’idea sfociata nel ddl “Leanza-Fleres”, approvato dalla commissione competente ma mai approdato a Sala D’Ercole. Fra questi Enzo Sgrò, presidente del comitato sviluppo Etna nord ovest che ha collaborato con l’associazione “Arces” per l’organizzazione di un convegno che venerdì sera ha visto la partecipazione non solo di Fagone, ma anche dei senatori Pino Firrarello e Totò Cuffaro, dell’on. Fabio Mancuso, di tutti i sindaci dei Comuni dell’area nord ovest dell’Etna che vanno da Bronte fino a Castiglione e del commissario del Parco dell’Etna, Ettore Foti. «Sono 8 anni – ha affermato Sgrò – che lottiamo per un progetto che potrebbe rilanciare l’economia». A spiegare il “Ddl Fagone” ci ha pensato l’avv. Luigi Cuscunà, definendolo «partecipazione, responsabilità, tutela ed obiettivo», mentre l’ing. Lorenzo Capace ha illustrato una ipotesi di progetto per far arrivare gli sciatori con una seggiovia a 800 metri dalla vetta degli impianti di Lingualgossa». «Il Terzo Polo – ha spiegato l’on. Fagone – potrebbe diventare l’Alta Badia della Sicilia». «Stiamo anche discutendo – ha aggiunto l’on. Mancuso – la possibilità di rivedere la legge sui Parchi, anche per eliminare il comitato tecnico scientifico». «Il Parco dell’Etna è nato male – ha affermato il sen. Firrarello – non si può imbalsamare il territorio come pretendono alcuni ambientalisti». «Il Parco – ha affermato il commissario Foti – non si oppone ad iniziative simili, anzi vede a favore queste idee di sviluppo». Sì alla proposta anche da parte del sen. Cuffaro che ha anche aggiunto. «Bisogna che cresca l’iniziativa privata e si registri una crescita omogenea di tutti i settori economici».