Congrui finanziamenti a favore di chi recupera il patrimonio edilizio all’interno dei centri storici medievali siciliani cinti da mura. E’ quanto prevede il disegno di legge presentato all’Ars, primo firmatario l’on. Nino D’Asero, sollecitato da un gruppo di tecnici randazzesi coordinati da Francesco Rubbino: «Ho chiesto all’on. D’Asero di presentare il ddl – afferma Rubbino – per dare la giusta scossa al settore edilizio e artigianale di Randazzo e dei Comuni storici della Sicilia ricchi di bifore, viuzze medievali, chiese di valore artistico e storico e un tempo cinte da imponenti mura. I beni architettonici, infatti, sono risorse che potrebbero essere fonte di prosperità, se tutto ciò che sta attorno ai monumenti venisse adeguatamente riqualificato e valorizzato». E il Ddl prevede contributi in conto capitale che possono raggiungere il 90% per ristrutturare, nel rispetto della storia e della tradizione architettonica del tempo, gli edifici pubblici, mentre il 75% le case private. «La Sicilia ha tante potenzialità – afferma l’on. D’Asero – ma per crescere deve guardare per primo al proprio patrimonio costituito da storia, cultura e tradizione. E oggi, grazie alle risorse comunitarie, abbiamo la possibilità di riscoprire le cittadine cinte da mura, recuperando quell’aspetto storico che ci appartiene in un contesto urbano finalmente armonizzato dal rifacimento delle facciate sia degli edifici pubblici, sia delle case private che certamente favorirà il turismo».
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 16-03-2009