C’è attesa a Bronte. Domani mattina si inaugura il Pronto soccorso ristrutturato dell’ospedale “Castiglione Prestianni”. I locali, infatti, sono stati ampliati e dotati dei servizi fondamentali. Un taglio del nastro dalla triplice valenza, se pensiamo che saranno inaugurate anche la nuova Tac, che comunque è già in funzione, e la nuova ambulanza appena allestita. C’è attesa perché Tac ed ambulanza vengono richieste da anni, ma per un motivo o per un altro non sono mai arrivate. Anche per questo la triplice inaugurazione a Bronte è vista quasi come una festa, cui parteciperà il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore regionale Ruggero Razza. Musumeci, invertendo il cerimoniale previsto inizialmente, alle ore 10 sarà in Comune a Bronte per un saluto informale e poi, alle ore 11, si recherà in ospedale per tagliare il nastro inaugurale. Di certo però tutti, nel vasto territorio che gravita attorno a Bronte e che comprende Comuni come Randazzo, Cesarò e Floresta, si augurano che aver dotato l’ospedale di questi servizi possa rappresentare quanto sperato dal sindaco di Bronte Pino Firrarello, ovvero che determinino una «inversione di tendenza ed una maggiore attenzione verso l’ospedale».
Attenzione che secondo l’avvocato Giuseppe Gullotta dell’associazione dei consumatori Aiace, per Salvatore Tirendi del sindacato Nursind e per Biagio Venia del Comitato in difesa dell’Ospedale, può verificarsi solo in un modo. Ovvero che da ospedale di zona disagiata il “Castiglione Prestianni” torni ad essere classificato presidio di base. Tutti e tre, infatti, lo sostengono in una lettera inviata ai consiglieri comunali di Bronte e per conoscenza al sindaco Firrarello affermando: «Il declassamento dell’ospedale è stata la causa della perdita delle Unità operative Complesse di Chirurgia, Ortopedia, Pediatria, Ostetricia e ginecologia. La pandemia da covid-19, ha messo in luce la necessità che il nostro ospedale torni ad essere riferimento specialistico della popolazione a cui si rivolge, posto che (secondo i nuovi indirizzi europei e nazionali), occorre ripensare il ruolo degli ospedali di periferia coinvolti nell’assistenza sanitaria, affinché, in particolare, gli stessi possono riassumere nuovi e maggiori compiti adeguati ai bisogni dei cittadini e della comunità». Secondo i tre firmatari è possibile ridare al “Castiglione Prestianni” il titolo di ospedale di base: «Si può fare! – infatti scrivono – Il documento di programmazione ospedaliera ha valenza triennale. Questo significa che alla fine del corrente anno dovrà essere rielaborato. La presenza a Bronte del presidente della Regione è quindi l’occasione propizia per chiederlo». Fonte “La Sicilia” del 28-02-2021