Alle ore 15 di lunedì scorso è stato inaugurato il rifunzionalizzato Punto nascita dell’ospedale di Bronte. La sera però è corsa voce che le partorienti giunte in ospedale sono state trasferite altrove perché il reparto era chiuso. Sui social è scoppiato il putiferio, ma l’assessore alla Salute del Comune di Bronte, Angelica Prestianni, tranquillizza tutti. «Ieri in pompa magna – affermano in una nota l’avvocato Giuseppe Gullotta dell’associazione Aiace e ed il sindacalista del Nurisnd, Salvatore Tirendi – è stato inaugurato il punto nascite. Su giornali abbiamo letto: “adesso è possibile nascere a Bronte in totale sicurezza”. Ma la realtà sembra smentire tutto ciò! Ieri in prima serata una gestante e stamattina (ieri mattina per chi legge, ndc) alle prime luci dell’alba (pare) altre quattro persone, in procinto di partorire sono state dirottate in altri ospedali. Ci chiediamo: nelle ore notturne è possibile partorire all’ospedale di Bronte? Sarebbe grave apprendere che nonostante la riapertura del Punto nascite non è stata ripristinata la guardia attiva h24 degli anestesisti e soprattutto dei ginecologi, ragione per la quale si può partorire solo in certi momenti. Come se i bambini – concludono – possano nascere a comando».
«Il reparto funziona benissimo. – replica l’assessore Angelica Prestianni – Lo hanno confermato a me personalmente il direttore generale dell’Asp, Maurizio Lanza, e quello sanitario Antonino Rapisarda. Lunedì sera, dopo la partecipata inaugurazione, non era possibile far nascere bambini perché era necessario provvedere alla sanificazione ed alla pulizia straordinaria del reparto. Già questa mattina (ieri, ndc) – precisa ancora – in ospedale sono nati due bambini e nel primo pomeriggio una signora era in fase di travaglio. «Il Punto nascita sarà attivo anche la notte perché il direttore Rapisarda, che conosce bene i problemi essendo un direttore di Ginecologia ed Ostetricia, ha già provveduto a garantire la presenza degli anestesisti e dei ginecologi. Non continuammo – conclude – a denigrare questo Ospedale». E sull’episodio interviene anche il sindaco, Pino Firrarello: «Il decreto Balduzzi va revocato. Mettendo in pratica l’idea degli ospedali riuniti in passato -afferma -è accaduto che qualche primario per colmare le lacune in altri ospedali, abbia sottratto personale da Bronte. Se dovesse ricapitare – conclude – ci rivolgeremo alla Magistratura”». Fonte “La Sicilia” del 04-08-2021