Per poco non è stato disastro ambientale ieri a Randazzo. I piromani che hanno appiccato il fuoco in contrada “Montata Grande”, a qualche centinaio di metri in linea d’ara dalla provinciale “Quota 1000”, hanno rischiato di far arrivare il fuoco fino al pregiato bosco di lecci in contrada “Cugno scala” sita sotto monte Spagnolo in pieno Parco dell’Etna. Fortunatamente il lavoro delle squadre antincendio della forestale, coordinate dal comandante del distaccamento forestale di Randazzo, Giuseppe Pasqua, ed i lanci dei mezzi aerei, hanno evitato il peggio. Tutto è iniziato intorno le 11 del mattino, quando la vedetta ha notato il fumo. Sul posto sono arrivati le Guardie forestali con tutte le squadre antincendio e ben 5 autobotti. La lotta con il fuoco però ben presto è diventata impari. Quella è una zona particolarmente impervia e difficilmente raggiungibile sia in auto, che a piedi, ma quel che ha reso difficile l’intervento è stato il fatto che all’improvviso è levato un forte vento che ha cominciato a soffiare verso sud ovest, proprio in direzione di monte Spagnolo. Gli uomini delle squadre antincendio sono stati costretti a lasciare gli avamposti con il comandante Pasqua che ha richiesto l’intervento aereo per fermare il fronte di fuoco preceduto dal fumo. Così sull’Etna in fiamme sono arrivati 3 canadair e l’elicottero soprannominato “Nuvola rossa”. Dopo ben 40 lanci, intorno le 19,55 l’incendio è stato dichiarato domato. Alla fine il bilancio è drammatico. Non meno di 80 ettari di terreno ricco di ginestre è andato in fumo, con le fiamme che hanno lambito l’area demaniale. Il fuoco ha raggiunto 5 contrade: Montagna Grande, Baiamonte, Sciarone, Orologio e Cugno Scala, ma fortunatamente i boschi sono rimasti intatti.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 05-08-2014