Era scomparso nella giornata di sabato, è stato ritrovato, recuperato e soccorso ieri mattina. E’ un episodio ancora tutto da chiarire quello che ha visto come sfortunato protagonista un uomo di 38 anni di cui non state rese note le generalità, che versa adesso in condizioni molto gravi all’ospedale di Siracusa. La segnalazione della sua scomparsa era stata compiuta nella serata di sabato. Un allontanamento da casa che, secondo le prime ricostruzioni compiute, sarebbe volontario e legato ad ipotesi di suicidio. L’uomo infatti avrebbe anche avvertito telefonicamente la fidanzata della sua volontà di farla finita. L’allarme lanciato ha fatto scattare immediate le ricerche. Il compito dei soccorritori si è però rivelato tutt’altro che facile, complicato anche dal buio. Soltanto ieri mattina, intorno alle 9, al 118 è arrivata la segnalazione della presenza del soggetto lungo la Timpa, il costone lavico a picco sulla costa acese. Immediate sono partite le operazioni di salvataggio del malcapitato, compiute da una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Acireale, coadiuvata nell’occasione dalla squadra Saf (Soccorso alpino fluviale) in considerazione anche della zona particolarmente impervia nella quale si trovava: un anfratto roccioso della Timpa acese, nel tratto più ripido e scosceso compreso tra il centro cittadino e la frazione di Santa Maria Ammalati, proprio di fronte all’abitato della frazione marinara di Santa Tecla. Qui con molta probabilità si era recato per mettere in pratica le sue tragiche intenzioni e lanciarsi nel vuoto. Il trentottenne, trovato in uno stato di coma e di insufficienza respiratoria, al termine di un lungo e complesso intervento, è stato recuperato, imbragato e barellato. Quindi condotto sul mezzo dell’elisoccorso fatto atterrare lungo il viale Cristoforo Colombo, nello slargo antistante a una nota struttura alberghiera. Il personale medico ha prestato il primo soccorso, intubando e stabilizzando l’uomo, trasportato prima all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove gli sono state prestare le primissime cure, e quindi al nosocomio siracusano dove si trova ora ricoverato. ANTONIO CARRECA Fonte “La Sicilia” del 20-11-2017