Adesso che è tutto finito e che la paura è passata, il suo pensiero va a chi lo ha soccorso per ringraziarli e sottolineare l’importanza di un servizio. Una disavventura a lieto fine quella per un ciclista adranita, vittima di una rovinosa caduta mentre con un gruppo di amici stava percorrendo i sentieri dell’Etna, come spesso fa visto che è un amante della natura e un appassionato di sport. Lui è un professore di Adrano di 56 anni, domenica mattina stava percorrendo in bici la discesa di monte Minardo a quota 1500 metri sull’Etna, tra Adrano e Bronte. Intorno alle 10, a causa una distrazione, l’insegnante cade e batte violentemente la testa per terra, fortunatamente ha il casco che in pratica gli salva la vita ma rimane bloccato per le contusioni riportate in altre parti del corpo fortunatamente non gravi. Sono momenti drammatici ed occorrono i soccorsi ad alta quota e in una zona impervia. Gli altri ciclisti riescono a trovare un’area dove attivare i telefoni cellulari e riescono a mettersi in contatto con il numero di emergenza 112 e ad indicare le coordinate dei luoghi al Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi.
La zona è difficoltosa da raggiungere ma dopo circa un’ora sul posto giungono gli operatori del soccorso alpino della Guardia di finanza, i vigili del fuoco, le guardie forestali e il 118. Il ciclista adranita viene imbracato, caricato su un fuoristrada e trasportato su una strada asfaltata dove ad attenderlo c’è una ambulanza, poi la corsa all’ospedale di Biancavilla per gli accertamenti. Per lui la frattura di tre costole ma vengono escluse altre gravi conseguenze fisiche, è stato dimesso dall’ospedale e ora sta meglio. Ma come detto il prof. adranita avverte il dovere civico di ringraziare tutti coloro che lo hanno salvato. «Sono stati impeccabili e professionali – dice – il Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi è una eccellenza, un servizio utilissimo che salva vite umane. Senza di loro sarei rimasto lì. E’ mio dovere ringraziarli e sottolineare la presenza di un servizio di soccorso utilissimo. Inoltre invito i ciclisti e i centauri a mettere sempre il casco, mi sono salvato anche grazie al casco”. SALVO SIDOTI Fonte “La Sicilia” del 22-06-2021