Pomeriggio di paura ieri in pieno centro ad Adrano per l’assalto alla Banca Agricola Popolare di Ragusa di via Madonna delle Grazie. In tre, con il volto coperto da passamontagna e armati di pistola, hanno fatto irruzione nell’istituto di credito portando via un considerevole bottino, oltre 150 mila euro. Durante le fasi concitate dell’irruzione in banca dei tre malviventi, è stato colto da malore un dipendente e pertanto è stato richiesto l’intervento dei sanitari del 118 che hanno prestato soccorso all’uomo sul posto. Fortunatamente nulla di grave per il cassiere che dopo si è ripreso. Ma ecco le drammatiche fasi della rapina, che è stata messa in atto intorno alle 16,30, quando l’agenzia adranita della Banca Agricola Popolare di Ragusa era già chiusa al pubblico, ma i dipendenti erano ancora al loro posto di lavoro. Per evitare il metal detector, i malviventi sono entrati in banca dopo avere forzato la grande porta d’ingresso di via Madonna delle Grazie, con un arnese hanno separato le ante e quindi con armi in pugno hanno cominciato a minacciare il personale dell’istituto di credito. Sono stati momenti drammatici, poiché i tre malviventi hanno puntato le loro pistole al volto di tutti gli impiegati e mentre uno minacciava i dipendenti che si trovavano nell’ampio locale dotate di sportelli e casse, gli altri due banditi si sono subito diretti nel caveau, ovvero nel locale sotterraneo dove sono custoditi i valori e il denaro in contante della banca. Tutto questo fa pensare che i tre rapinatori conoscessero bene la struttura della banca e forse anche il fatto che ieri era giorno di grandi movimenti di denaro contante. Insomma, sono giunti sul posto al momento giusto per arraffare più contante possibile. Nel caveau, i rapinatori hanno puntato le pistole al cassiere e dopo aver preso i soldi sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. Sulla rapina stanno indagando gli agenti del commissariato di polizia di Adrano. Al vaglio degli inquirenti le immagini del sistema di videosorveglianza della banca: le telecamere avrebbero infatti registrato tutte le scene della rapina.
SALVO SIDOTI Fonte “La Sicilia” del 13-01-2015