Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, diretto dal Vice Questore Paolo Leone, ha proceduto, denunciando in stato di libertà, un uomo di trentasette anni e una donna di trentaquattro anni, coppia convivente, entrambi noti alle forze dell’ordine, per un furto effettuato presso un Ard discount situato in una zona periferica della città di Adrano. Infatti, qualche giorno addietro, presso gli Uffici del Commissariato, si presentava la responsabile quadro dirigenziale del supermercato “ARD Discount” la quale, effettuato l’inventario della merce, si avvedeva dell’ammanco di un trapano avvitatore e della relativa valigetta motivo per il quale decideva di sporgere denuncia verso ignoti. Gli Agenti del Commissariato, effettuando efficaci e rapide indagini con opportuni rilievi tecnici riuscivano a ricostruire la dinamica di quanto accaduto e a riconoscere i soggetti autori del furto in quanto noti per avere a carico diversi precedenti di polizia. Infatti, si appurava come qualche giorno addietro, gli indagati si presentavano presso l’esercizio commerciale unitamente ad un bambino per effettuare delle compere. Una volta all’interno, ed ultimate le spese, il bambino con in mano una valigetta (per descrizione fornita dalla denunciante uguale a quella rubata) approfittando della distrazione della ignara cassiera, superava le casse e usciva all’esterno del supermercato. Poco dopo l’uomo consegnava alla compagna le chiavi dell’autovettura con la quale si erano portati sul posto, per permettere al figlio di accomodarsi in macchina. Una volta che il bambino e la merce erano lontani da occhi indiscreti, l’indagata rientrava per aiutare il compagno ad ultimare il pagamento della spesa per poi lasciare il supermercato senza nulla fare intendere.
I due soggetti, una volta invitati e chieste informazioni in merito ai fatti accaduti, riferivano di non essersi nell’immediato accorti di quanto asportato dal figlio minorenne e che una volta appresa la gravità del suo gesto, decidevano di tacere poiché smossi dalla vergogna. I rilievi, dagli operatori effettuati, smentivano tali dichiarazioni in quanto era stato ben evidente come la coppia si fosse approfittata dell’ingenuità, di cui un bambino di sette anni è dotato, per entrare in possesso della valigetta contenente il trapano. Difatti, è stato ben chiaro come l’uomo abbia prima indicato al bambino in luogo in cui la valigetta, oggetto del desiderio, fosse riposta per poi con nonchalance allontanarsi aspettando che il bambino mettesse in atto il piano organizzato. Grazie all’impegno, alla celerità e all’acume investigativo degli Operatori di Polizia intervenuti, si riusciva ad identificare i responsabili che venivano indagati in stato di libertà e deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato in concorso.