Mattina movimentata ieri per la protesta di un operatore ecologico 38enne sfociata con il suo arresto dopo essere stato bloccato da un carabiniere mentre l’uomo teneva in mano una bottiglia contenente liquido infiammabile, alcol etilico. Intorno alle 11, i militari della Stazione di Adrano sono intervenuti al palazzo comunale perché era stata segnalata la presenza di un uomo che protestava animatamente contro il nuovo provvedimento disposto dall’amministrazione comunale riguardante i nuovi servizi aggiuntivi per il servizio di raccolta dei rifiuti, che consentiranno l’assunzione dei lavoratori che erano stati esclusi dal precedente capitolato. Il 38enne si era presentato in municipio proprio nel momento in cui il sindaco Fabio Mancuso stava illustrando nella sua stanza alla stampa le disposizioni per il rientro in azienda di una ventina di lavoratori, disposizioni che l’uomo ha contestato vivacemente al primo piano del municipio davanti a dipendenti del Comune. Ha contestato la determina lamentando il fatto che è prevista una paga ridotta perché ridotte sono le ore di lavoro nel contratto. «Che lavoro è con 500 euro» ha gridato. Dopo essere sceso dal palazzo comunale, l’uomo è stato visto con in mano una bottiglia di alcol, lo hanno visto anche i carabinieri che si sono precipitati in direzione dell’uomo, a bloccarlo nel vicino bar è stato un carabiniere, pare che il 38enne avesse chiesto a qualcuno un accendino tenendo in mano l’alcol. Condotto in caserma, per il netturbino è scattato l’arresto per minacce e disposti i domiciliari.
Diffusa la notizia, è arrivata la solidarietà al sindaco Mancuso. «Esprimo sdegno – scrive in una nota il presidente del Consiglio comunale Carmelo Pellegriti – personale ed istituzionale, per gli atti intimidatori e le invettive rivolte nella Casa comunale, al sindaco da parte di un ex-operatore ecologico. Gesti che non possono essere tollerati anche se isolati». C’è anche la solidarietà del vicesindaco Agatino Perni. «Tutti gli atti amministrativi di Mancuso sono espressione di una totale condivisione politica. Per ultimo anche quella encomiabile della nuova determina dirigenziale sulla gestione dei rifiuti, frutto di una concertazione tra sindacati, impresa e Amministrazione comunale». Solidarietà anche da tutta la Giunta: «Condanniamo con fermezza quanto accaduto – scrivono gli assessori – con il sindaco condividiamo lo stesso percorso amministrativo. Qualsiasi minaccia rivolta al sindaco è rivolta a tutti gli assessori». Solidarietà anche dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. In una nota a firma di Verdiana Bulla, coordinatrice cittadina di Fdi e del capogruppo Maria Pia La Mela, si legge: «La politica non si farà mai intimidire. Tutta la nostra solidarietà al sindaco Mancuso. Non possiamo accettare che atti minacciosi si possano verificare nella Casa comunale, luogo rappresentativo del confronto democratico, contro chi rappresenta le Istituzioni». SALVO SIDOTI Fonte “La Sicilia” del 01-12-2023