Ad Adrano i ladri non risparmiano neanche le strutture sanitarie e coloro che lavorano per soccorrere i cittadini. E’ accaduto, infatti, che qualcuno ha aspettato che una chiamata al 118 facesse partire l’ambulanza con a bordo gli operatori sanitari per poi intrufolarsi nella stanza dei medici e portare via attrezzature varie. L’episodio si è verificato la notte scorsa nell’ex presidio ospedaliero di Adrano, la struttura sanitaria di piazza Sant’Agostino che oggi ospita il Pte (il Presidio territoriale di emergenza), la Guardia medica e appunto il 118. Il ladro (o i ladri) è entrato in azione, come detto, subito dopo che l’ambulanza si è allontanata dal Pte per un intervento, il malvivente si è quindi introdotto nei locali sanitari dopo avere scavalcato una delle finestre. Il malvivente ha portato via materiale informatico vario per un valore di circa tremila euro, quasi tutto di proprietà di un medico del 118: al suo rientro nel Pte il dottore non ha più trovato il suo personal computer portatile, una video camera, una macchina fotografica e supporti informatici vari. Materiale che il professionista utilizzava per le sue frequenti lezioni in campo sanitario durante la sua intensa attività di volontariato. Considerato che il malvivente è entrato in azione presumibilmente qualche instante dopo l’allontanamento dell’ambulanza e degli operatori sanitari dopo la richiesta di intervento al 118, è probabile che abbia atteso appunto la partenza dell’ambulanza stazionando di fronte l’ingresso dell’ex ospedale in piazza S. Agostino, non viene escluso inoltre che il ladro fosse a conoscenza della presenza di computer e videocamere nella stanza del medico. Entrato in azione, il malfattore ha avuto anche il tempo di rovistare tra gli armadietti dei locali sanitari, portando via anche alcune siringhe e farmaci. Non la prima volta che viene compiuto un furto nella struttura sanitaria: quello che generò più sconcerto fu quando alcuni balordi ebbero il coraggio di mandare in frantumi il vetro di protezione della statua della Madonna posta sulle scale per rubare da una cassetta le offerte donate dai fedeli. FONTE “LA SICILIA” del 20-10-2007