Una fine assurda quella di Mario Scornavacche, operaio trentacinquenne di Regalbuto: è morto per sistemare le luci di Natale. Erano le 12.30 di ieri quando l’uomo si trovava su un cestello, a circa cinque metri di altezza, mentre stava sistemando un pannello elettrico con la scritta “Auguri” in via Madonna delle Salette, nel belvedere di Adrano, a pochi passi dalla statua di padre Pio.
Forse a causa della rottura di un bullone, infatti, ha ceduto il braccio idraulico che sosteneva il cestello, che si è subito rovesciato e che ha catapultato lo sfortunato operaio nel vuoto, a testa in giù. Un terribile volo, che è risultato fatale:Mario Scornavacche è morto, infatti, qualche qualche minuto dopo, lasciando nella disperazione la moglie e due figli. Ma sul cestello per sistemare le luci di Natale, il pover’uomo non era da solo. Con lui anche il suo collega, Tigler Urinel, romeno di 26 anni, residente a Castell’Umberto, il paese del Messinese dove opera la ditta che si sta occupando degli addobbi natalizi ad Adrano. Anche il giovane è precipitato dal cestello, ma è rimasto miracolosamente illeso, visto che è riuscito a contenere la caduta aggrappandosi in qualche modo alla struttura del camion: per lui solo tanta paura, ma nemmeno un graffio. Nessuno dei due operai, a quanto pare, indossava l’elmetto di protezione. I soccorsi sono stati immediati. Un’ambulanza del 118 dopo avere prelevato l’operaio lo ha consegnato all’elisoccorso: a causa del violentissimo trauma cranico Scornavacche è spirato durante il trasporto al Cannizzaro. Sul posto polizia, carabinieri, vigili urbani e i vigili del fuoco. La strada è stata chiusa al traffico per circa due ore.
SALVO SIDOTI Fonte “La Sicilia” del 13-12-2007