Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e della Procura presso il Tribunale per i Minorenni, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere per 15 persone in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (marijuana e cocaina), con le aggravanti di essere associazione armata e di avere commesso il fatto al fine di favorire l’associazione di stampo mafioso, denominata “Scalisi”, fortemente radicata nel comune di Adrano, di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, nonché di furto, estorsione, detenzione di armi ed evasione. In particolare, le investigazioni, avviate nel 2017 e recentemente concluse, corroborate dalle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia, hanno consentito di raccogliere elementi di prova in ordine all’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanza stupefacente organizzata e diretta dal pregiudicato DI STEFANO Sebastiano Mario che, benché posto agli arresti domiciliari, aveva impiantato una lucrosa piazza di spaccio dinnanzi alla sua abitazione sita nel centro storico di Adrano.
Nel corso dell’indagine è emerso che l’attività di spaccio era svolta avvalendosi degli indagati BARBERA Claudio, CARUSO Davide, GORGONE Giuseppe, LIOTTA Vito (cl.91), LIOTTA Vito (cl.98), LUCIFORA Mario, PARASILITI Natale Luca, PERNI Antonio e S.D. quali pusher incaricati di smerciare lo stupefacente sul mercato e consegnare i proventi agli organizzatori. A rifornire di sostanza stupefacente il citato sodalizio criminale era GIARRIZZO Salvatore ritenuto promotore e fornitore abituale della sostanza stupefacente spacciata.
Le progressioni investigative, supportate da presidi tecnici, hanno consentito di acquisire significativi elementi in ordine al ruolo apicale assunto dal DI STEFANO che, di fatto, aveva trasformato la sua dimora in una base logistica dell’associazione, nonché il luogo di custodia non solo della sostanza stupefacente, ma anche dei proventi dell’attività illecita e delle armi. In proposito, infatti, in data 24 maggio 2018, il predetto DI STEFANO è stato tratto in arresto in quanto, nei pressi della sua abitazione, è stata rinvenuta nella sua disponibilità un’arma comune da sparo, precisamente una pistola cal. 7,65 con matricola abrasa e relativo munizionamento, nonché kg. 1 circa di marijuana e g 30 circa di cocaina.
Nel segnalato contesto investigativo è emerso, inoltre, che il DI STEFANO, incurante dei vincoli derivanti dalla sottoposizione al regime degli arresti domiciliari, è stato ripreso, numerose volte, all’atto di lasciare il suo domicilio e, per tale ragione, gli sono stati contestati n. 33 episodi di evasione. Nel corso delle investigazioni, da cui si è appreso che il DI STEFANO Sebastiano era solito definirsi “the king della marijuana”, sono state tratte in arresto n. 9 persone per il reato di detenzione ai fini di spaccio e sono stati sequestrati complessivamente kg. 12 circa di marijuana e g.250 circa di cocaina. In base alle cessioni ed alle consegne registrate, si è stimato che la piazza di spaccio avesse un volume d’affari pari a circa 1000 euro al giorno. Tra i destinatari del presente provvedimento cautelare figura, inoltre, RINALDI Alfio nato a Catania in data 08.01.1960, recentemente deceduto per cause naturali.
Ordinanza di applicazione della misura cautelare di custodia in carcere sono state emesse a carico di:
· DI STEFANO Sebastiano Mario (cl.1989)
· GIARRIZZO Salvatore (cl.1991)
· BARBERA Claudio (cl. 2000)
· CARUSO Carmelo (cl.1977)
· CARUSO Davide ( cl. 1993)
· KARAJA Kristina (cl.1998)
· GORGONE Giuseppe (cl. 2000)
· LIOTTA Vito (cl.1998)
· LIOTTA Vito (cl.1991)
· LUCIFORA Mario (cl 1988)
· NICOLOSI Giuseppe (cl.1987)
· PARASILITI Natale Luca (cl. 1991)
· PERNI Antonio (cl. 1998)
· S.D. (all’epoca dei fatti minorenne).
· V.F. (all’epoca dei fatti minorenne)