Il sonno pesante ha probabilmente evitato conseguenze piscologiche e fisiche ben più gravi ad una anziana di 78 anni di Adrano, vittima di un inquietante episodio. Uno o più persone hanno fatto irruzione nella sua abitazione, nel quartiere San Filippo di Adrano, dopo avere forzato una finestra al primo, quindi l’hanno derubata. E proprio mentre lei dormiva, i due balordi le hanno messo la casa a soqquadro, rubando di tutto e di più, le hanno pure sfilato la fede nuziale dal dito e lei non si è accorta proprio di nulla. Fortunatamente per l’anziana adranita nulla di grave e probabilmente a salvarla è stato proprio il fatto che abbia continuato a dormire mentre le stavano saccheggiando la casa. Solo al risveglio ha capito cosa era accaduto, quando ha visto la sua abitazione con tutti i cassetti dei mobili aperti. A quel punto ha chiamato i familiari ed è cosi che è scattato l’allarme, sul posto sono poi giunti gli agenti del commissariato di polizia che con gli uomini della Scientifica hanno avviato le indagini per ricostruire quanto accaduto. Alla fine, indisturbati i ladri hanno portato via i soldi della pensione della vecchietta e alcuni oggetti preziosi. Ma il gesto più meschino l’hanno messo in atto nella stanza da letto, con i ladri che hanno osato anche sfilarle dal dito la fede d’oro, l’anello nuziale simbolo di una vita. Un gesto miserabile che rende ancora più ignobile l’irruzione dei delinquenti a casa di una vecchietta che abita da sola e che forse conoscevano bene. Ma c’è un altro dettaglio che rende più deprimente la vicenda, i ladri hanno svuotato pure il frigorifero, portando via i prodotti congelati. Venuto a conoscenza del fatto, il parroco di San Filippo, don Gaetano Milazzo, è andato a casa della vittima per portarle una parola di conforto. «Colpisce la spavalderia con cui queste persone hanno agito – ha dichiarato – per fortuna la signora non si è svegliata, continuando a dormire, ma ha rischiato l’infarto. Non oso immaginare cosa sarebbe successo a lei se si fosse accorta di quanto le accade intorno. Invito gli autori di questo grave gesto a convertirsi». SALVO SIDOTI Fonte “La Sicilia” del 25-10-2018