Revocato lo stato di agitazione degli operatori ecologici della “Aimeri Ambiente” in servizio nei 14 Comuni che vanno da Bronte a Riposto. Intorno le 21 di ieri sera e dopo circa 7 ore di trattativa, le organizzazioni sindacali sono riusciti a convincere i lavoratori a tornare al lavoro e porre fine ad una situazione che stava per diventare incandescente. La trattativa è arrivata a buon fine anche grazie all’intervento della Prefettura di Catania, che a seguito dell’intervento del presidente della società Ato, Joniambiente, Francesco Rubbino, dei sindacati e di alcuni sindaci, fra cui il senatore Pino Firrarello, ha anticipato a lunedi mattina un vertice prima convocato per mercoledì. Oltre a ciò ai lavoratori sono state fornite ampie assicurazioni sull’immediato pagamento degli stipendi, causa principale dello stato di agitazione. La Joniambiente, inoltre, ha chiesto di fornire i tabulati dei pagamenti dei lavoratori, per ottenere dalla Prefettura l’autorizzazione a pagarli direttamente, senza passare dalla Aimeri. Tutto questo è servito a convincere a tornare al lavoro gli operatori ecologici che nel quadrilatero Bronte, Maletto, Maniace, e Randazzo hanno lavorato già durante la notte. La Joniambiente inoltre ha assicurato che hai lavoratori verranno riconosciute le ore di straordinario e quindi si continuerà a lavorare anche domani, nel tentativo di ripulire presto i paesi pieni di rifiuti. Quanto accaduto però avrà strascichi giudizari. Il sindaco di Bronte, Pino Firrerello, stanco di vedere le strade della propria cittadina piena di sacchetti di rifiuti, ha deciso di querelare alla Procura della Repubblica la Aimeri Ambiente, rea, come si legge nella denuncia, di interruzione di pubblico servizio. “E da giorno 16 – scrive Firrarello – che il servizio non viene svolto come dovrebbe, con il risultato che per le strade ci sono cumuli di rifiuti che creano gravi rischi igienico sanitari e diversi problemi di ordine pubblico”. Ma non solo. L’assessore all’ecologia del Comune di Bronte, Biagio Petralia, ha scritto alla Joniambiente ed al Prefetto chiedendo opportuno risarcimento dei danni: “Chiediamo – scrive – di calcolare i danni e decurtarli dal canone che Bronte paga per ottenere il servizio”. Intanto ieri pomeriggio i lavoratori in agitazione hanno ricevuto la solidarietà dei consiglieri comunali di Bronte, Vincenzo Sanfilippo, Angelica Prestianni e Alfio Paparo.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 25-02-2012