Le maglie esposte di fronte una tribuna gremita. La mostra di foto che fa commuovere i protagonisti e i tifosi che si sono tramandati di generazione in generazione la passione per il volley. Alla serata che ha commemorato i 50 anni dell’Aquila Bronte, uno dei club più longevi e di tradizione dell’intero movimento, c’erano (quasi) tutti: i giocatori dell’anno zero, gli attuali (che hanno dato vita a un test con il Letojanni), dirigenti, ex presidenti, sponsor e ospiti arrivati da tutta l’isola. Franco Cartillone, senza sminuire gli altri protagonisti, è il simbolo dell’Aquila. C’è sempre stato: da giocatore, da tecnico, da uomo ovunque. Generoso come lo era in campo. Pignolo come tecnico. Ciccio Messineo, il presidente, c’è stato sempre pure lui con sorrisi e impegno. Con cocciutaggine e con l’onestà di riconoscere i piccoli errori che in un lasso di tempo così grande possono capitare. Una serata di commemorazione, di storia raccontata a tappe, di premiazioni. Anche un ricambio generazionale mostrato con orgoglio al pubblico visto che si sono esibiti anche i ragazzi del vivaio. Cartillone ha riassunto così la storia dell’Aquila che prima si chiamava San Giuseppe: ”Cominciammo in parrocchia, un anno dopo, nel 1973 costituimmo l’Aquila Bronte. Tra gli altri c’erano mio padre Ignazio, Nino Piazza, Tino Meli, Nunzio Faranda che fu il primo presidente. Poi Barbagallo fino al 1979, Gaetano Capace e Michele Biondi fino al 1997, Alberto Meli fino al 2006”.
Meli scomparve prematuramente e a lui è stato intitolato il palasport. Bronte ha ospitato i primi argentini (come non citare Tarando e Fernandez), tanti atleti siciliani di valore (come il nostro indimenticabile Enrico Escher tra gli altri) e ha sfiorato anche l’A2, disputando sotto la presidente Meli una B1 di altissimo livello. Tanti i politici intervenuti, tra i quali il sindaco Firrarello, tante personalità sportive in platea tra cui il presidente regionale Csi, Agnese Gagliano, il consigliere regionale Fipav Speranza Maiello, il presidente provinciale etneo, Maurizio Ragusa. Orgoglio e sport di livello: l’Aquila Bronte continuerà l’attività rappresentando degnamente una città a vocazione turistica e commerciale. Ma nel volley, quello dell’Aquila è un marchio prestigioso. G. Fin. Fonte “La Sicilia” del 06-02-2023