Tredici Comuni un unico obbiettivo: contrastare la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico. I sindaci dei Comuni di Bronte, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Maletto e Maniace della provincia di Catania, insieme ai Comuni di Malvagna, Moio Alcantara, Motta Camastra, Roccella Valdemone, San Teodoro, Cesarò, Francavilla di Sicilia e Santa Domenica Vittoria della provincia di Messina hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che di fatto dà il via alla “Strategia nazionale per le aree interne” (Snai) voluta dal governo nazionale per promuovere lo sviluppo in quelle zone dove si verificano fenomeni di spopolamento derivati dalla carenza di servizi e dalla crisi occupazionale. Il governo, infatti, ha deciso di stanziare delle risorse per quelle zone così dette svantaggiate. Individuata l’area i sindaci si sono riuniti, sottoscrivendo il protocollo e decidendo di chiamate l’area “Etna-Nebrodi-Alcantara”. «Si tratta di un’area in verità non proprio omogenea, con punti estremi del territorio lontani anche 50 km – afferma il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – È una grande occasione per mettere in atto un progetto comune che possa dare risorse che difficilmente si sarebbero potuti ottenere. Per adesso ci è stato comunicato che abbiamo già a disposizione 4 milioni, ma si tratta solo di un acconto. Adesso dobbiamo lavorare affinché si realizzino infrastrutture importanti». E sulle somme a disposizione il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, si sbilancia un po’ di più: «In occasione di una conferenza di lavoro con la Regione – afferma – ci è stato detto che potremo contare su 140 milioni. Aspettiamo però la ratifica ufficiale. Con questo protocollo d’intesa i 13 Comuni hanno sancito la volontà a state insieme ed insieme individuare la strategia di sviluppo. Si tratta di un primo passo.
Altri protocolli verranno firmati in futuro per stabilire il tipo di governance. Quello che è importante – continua – però è che di fatto la Regione cede a noi la titolarità dell’attuazione della strategia di sviluppo. Fino ad oggi, infatti, la Regione ha distribuito le risorse europee attraverso dei bandi che spesso sono andati ad appannaggio dei Comuni con all’interno le professionalità per presentare i progetti. Adesso anche i Comuni più piccoli avranno la possibilità stabilire quel che serve ed utilizzare le risorse». «Qui soffriamo dello spopolamento dei paesi che rischiano di sparire – afferma il sindaco di Maniace, Franco Parasiliti – Dobbiamo lavorare affinché i giovani determinino nuovamente una crescita demografica. Sono stato io a proporre il nome dell’area interna». «Insieme – aggiunge Pippo De Luca, sindaco di Maletto – si potrà programmare la rinascita del territorio. Noi faremo il possibile affinché i nostri giovani rimangano qui». Fonte “La Sicilia” del 28-12-2022