«Siamo molto preoccupati per lo stato in cui versa il sistema sanitario regionale». È la dichiarazione quasi angosciata dell’on. Anthony Barbagallo alla fine del sopralluogo all’ospedale di Bronte. Barbagallo, infatti, nelle vesti di segretario regionale del Pd, come primo atto ufficiale ha scelto di visitare il Castiglione Prestianni, dopo le gravi denunce da parte del sindaco, Graziano Calanna, che da maggio ha segnalato una carenza di personale medico nell’ospedale così grave da compromettere i servizi. «Il Pd – continua Barbagallo – è per una sanità più giusta ed equa che parta dai territori e che sia a misura di cittadino. E l’ospedale di Bronte, da questo punto di vista, è il caso emblematico dei disastri della sanità siciliana. Abbiamo fatto numerosi atti ispettivi – prosegue Barbagallo – che riguardano non solo il fermo dei lavori di ampliamento del nosocomio, ma anche le gravissime carenze di personale, confermate anche nel sopralluogo di oggi con reparti come il Pronto soccorso, Cardiologia, Laboratorio di analisi, Ortopedia, in cui si registra una carenza di oltre il 70% dei medici previsti in pianta organica». Poi il segretario del Pd passa alle responsabilità. «Ci sono grosse responsabilità – infatti denuncia – anche da parte di chi ha permesso per esempio che due medici dell’ospedale di Bronte inspiegabilmente venissero trasferiti in servizio ad altri presidi territoriali solo per compiacere. Oggi il Pd denuncia queste gravi violazioni e gli atteggiamenti compiacenti». Presenti al sopralluogo il sindaco Graziano Calanna, il vice sindaco Gaetano Messina, l’assessore Cristina Castiglione e il segretario del Circolo locale del Pd, Maurizio Gorgone: «La situazione è paradossale – ha affermato Calanna – Perché nonostante la grave carenza di medici, poi la maggior parte dei servizi viene erogata grazie al personale medico e paramedico che vi opera che con impegno e spirito di sacrificio colma le lacune. Sono veri e propri angeli che cercano di sopperire alle mancanze di chi ha il governo dell’ospedale. Non riscontriamo una politica di sostegno da parte della direzione generale dell’Asp».
«Il segretario regionale del Pd farebbe bene a non utilizzare gli ospedali come terreno di campagna elettorale per i sindaci amici – lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – Il caso di Bronte è emblematico: un ospedale che era stato letteralmente abbandonato, quando Barbagallo era assessore regionale, oggi ha visto ormai quasi conclusi i lavori per il nuovo Pronto Soccorso, solo per fare un esempio. Certo, come in ogni parte d’Italia, esistono difficoltà nel reperimento del personale ma a queste stiamo ponendo attenzione. Se Barbagallo è preoccupato per gli ospedali dei piccoli centri, farebbe bene a ricordarsi che sotto il suo governo erano tutti a rischio chiusura». Fonte “La Sicilia” del 31-07-2020