I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò e della Stazione di Biancavilla, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, hanno arrestato i fratelli biancavillesi Distefano Fabrizio di 28 anni e Salvatore di 37, poiché ritenuti responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, detenzione di armi e munizionamento clandestini e detenzione illegale di armi da guerra. I militari, nell’ambito di un servizio in Biancavilla finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti ed al consumo di droga tra i giovani, avevano sottoposto a controllo veicolare i fratelli Distefano ma, nell’occasione, l’intuito di un militare che aveva colto uno sguardo d’intesa tra i due, li ha indotti ad approfondire la ricerca effettuando anche una perquisizione domiciliare. Ed è nelle loro rispettive abitazioni di via Albania che i militari, con grande sagacia, sono riusciti a trovare armi e droga accuratamente occultati nei posti più impensabili.
Nell’abitazione di Salvatore i carabinieri hanno infatti rinvenuto 3 pistole a salve marca Bruni da 8 mm., già smontate ed in attesa della modifica per la successiva consegna ai committenti, nonché la relativa necessaria attrezzatura per la loro alterazione e munizionamento vario:
– 50 munizioni cal. 7,65;
– 22 munizioni cal. 38;
– 3 cartucce “remington” calibro 12 a pallettoni;
– 2 proiettili 44 “magnum”;
– 1 una cartuccia calibro 30 luger “norma” con proiettile full metal jacket.
Il rinvenimento di questo arsenale ha così spinto i militari ad approfondire le ricerche che hanno consentito loro di rinvenire una pistola Beretta cal. 7,65 con matricola abrasa, occultata all’interno del carter di una cyclette da camera, nonché un’ulteriore pistola a salve analoga alle altre già trovate ma già modificata per l’uso a fuoco, nascosta addirittura all’interno di un sacco e quindi ricoperta da cemento in polvere. Analoga ricerca effettuata nell’abitazione del fratello Fabrizio, adiacente a quella di Salvatore, ha permesso di sequestrare 1 chilogrammo di marijuana, circa 5 grammi di hashish, un bilancino di precisione e materiale utilizzato per la vendita della droga al minuto, nonché la somma di 1000 euro ritenuta provento dello spaccio. Gli arrestati sono stati tradotti nel carcere catanese di Piazza Lanza.