La consolidata organizzazione a guardia dei preziosi boschi dell’Etna, patrimonio dell’Umanità, quest’anno potrebbe diventare solo una foto ricordo. La stagione antincendio, infatti, rischia di saltare. Lo denuncia il segretario provinciale della Cgil, Alfio Mannino che, dopo la mancata approvazione della Finanziaria regionale bis da parte dell’Assemblea regionale, afferma: “Purtroppo a seguito di questioni sia politiche che amministrative, la Finanziaria è saltata e da notizie informali la sua approvazione dovrebbe slittare di almeno 15 giorni. Ciò rischia di impedire ad eseguire per tempo alcuni lavori di prevenzione”. Mannino si riferisce alla realizzazione dei viali parafuoco, vere e propri barriere naturali che impediscono alle fiamme di avanzare e raggiungee i preziosi boschi dell’Etna: “Non solo – spiega – neanche la pulitura dei boschi è stata fatta. Anzi posso dirvi che credo proprio che quest’anno questi lavori saltino del tutto. Siamo ormai troppo in ritardo. “Lo dico perché durante un incontro che abbiamo avuto con l’assessore Paolo Reale ci era stato comunicato che questi lavori, anche se in ritardo, sarebbero partiti immediatamente dopo l’approvazione della Finanziaria bis, grazie a una previsione di spesa di 20 milioni di euro. La Finanziaria è saltata e quindi capite bene cosa accadrà”. Per Mannino la mancata approvazione della legge di programmazione crea enormi disagi. “Compromette quanto con grande fatica e senso di responsabilità abbiamo costruito in questi mesi anche attraverso una interlocuzione assai complicata con il Governo regionale”. Poi affonda una dura critica. “Purtroppo di fronte a una politica e a una Amministrazione regionale irresponsabile e inadeguata possiamo fare assai poco come organizzazione sindacale. In questi mesi – continua – con responsabilità abbiamo cercato di governare le difficoltà e la grave tensione sociale, ma ormai siamo al bivio. C’è il rischio che l’intero sistema agro forestale salti in aria. Ciò determinerà non solo una grave perdita dal punto di vista occupazionale, ma comprometterà il nostro immenso patrimonio boschivo”. Secondo Mannino non proteggere l’Etna e i suoi boschi sarebbe una grave beffa a pochi mesi dal riconoscimento dell’Unesco. “Facciamo appello – conclude – a tutte le istituzioni a partire da quelle locali affinché presto arrivino le risposte che aspettiamo”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 17-05-2014