Finale con il batticuore per 14 scout del gruppo «Catania 19» che ha sede nella parrocchia di S. Agata al Borgo della città di Catania. Il gruppo, infatti, dopo aver trascorso un week and fra i boschi e le lave del versante brontese dell’Etna, al ritorno, secondo quando raccontato dalle forze dell’ordine, hanno imboccato un sentiero sbagliato e si sono smarriti. Tutto è cominciato quando il Gruppo sabato ha lasciato le auto presso il cancello di Piano dei Grilli a Bronte e ha proseguito a piedi portando in spalla zaini e tende. Il loro intento, possibilmente, era quello di raggiungere il suggestivo rifugio di Monte Scavo e trovare uno spiazzo sufficientemente grande e abbastanza riparato dove piantare le tende e trascorrere la notte. E in effetti il gruppo ha trascorso tranquillamente la notte fra i boschi, vivendo un’esperienza unica e godendo, durante le due giornate, dei panorami che solo chi si avventura fra quelle lave, può vedere. Domenica pomeriggio, al tramonto, come da programma, la comitiva ha preso la via del ritorno imboccando però un sentiero sbagliato e dirigendosi quindi verso Adrano. I capi scout si sono accorti che quella non era la strada giusta; ma ormai faceva così buio che hanno preferito lanciare l’allarme. L’«sos» è stato raccolto dai carabinieri della Compagnia di Randazzo e dal Distaccamento forestale di Bronte che attraverso i telefonini cellulari sono riusciti a mettersi in contatto con gli scout, che nel frattempo avevano trovato rifugio all’interno di un fienile senza quindi, effettivamente, avere mai corso alcun particolare pericolo. Una pattuglia composta dagli ispettori della Guardia forestale Antonino Galati e Francesco Rizzo, insieme con il maresciallo dei carabinieri della Stazione di Bronte, Andrea Bacchiocchi, sono partiti alla loro ricerca. Le indicazioni a disposizione erano molto scarne e alla pattuglia altro non è rimasto che percorrere in jeep più sentieri possibili con i lampeggianti accesi, nella speranza di essere notati. Alla fine intorno la mezzanotte, in contrada «Prato Fiorito» a Bronte, hanno trovato il gruppo che li attendeva. Tutti erano in buone condizioni fisiche e e non hanno avuto neanche bisogno di essere rifocillati o assisti. Infine, sono stati accompagnati al cancello di Piano dei Grilli, dove avevano lasciato le auto per una gita cominciata benissimo e conclusa con qualche patema.
L. S. Fonte “La Sicilia” del 25-11-2008