I lavori di ristrutturazione dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte vanno a rilento. Dati precisi non c’è ne sono, ma dalle voci che circolano sembrerebbe in un anno si sia già accumulato quasi 8 mesi di ritardo, su una tabella di marcia che dovrebbe vedere i lavori concludersi in 2. Ad essersi aggiudicato i lavori sono due ditte. Una di queste però, secondo programma, ha messo su il cantiere appena qualche mese fa. Un’altra invece lavora da un anno ed è a questa che il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, in qualità di autorità sanitaria della cittadina, ma soprattutto alla luce del suo impegno affinché venisse erogato il finanziamento di 7 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ospedale, si è rivolto con tono deciso: “I lavori in un ospedale creano disagi – ha affermato Firrarello – e prolungarli vuol dire penalizzare oltre modo i pazienti che io in qualità di sindaco ho intenzione di tutelare in tutti i modi. So che si sono accumulati ritardi di diversi mesi e nonostante ciò non notiamo accelerazioni. Adesso da qualche mese in ospedale lavora un’altra azienda: chiedo che le due società collaborino, perché non sono disposto ad accettare nessun altro ritardo, anzi chiedo alle aziende di preparare un crono programma che preveda il recupero del tempo perduto. Se ciò non accadrà cominceremo a scrivere ed ognuno si assumerà le proprie responsabilità”. All’incontro hanno partecipato il consigliere comunale ed esperto di Sanità, dott. Salvatore Gullotta, il direttore sanitario dell’ospedale dott. Salvatore Scala ed l’ing. Salvatore Vitale dell’Asl: “I ritardi ci sono – ha affermato quest’ultimo – è non possiamo negarli. Siccome dobbiamo rispettare i contratti riferire del nostro operato al Comune, all’Asl ed all’assessorato alla Sanità è arrivato il momento di alzarsi le maniche e recuperare”. Le aziende hanno giustificato i ritardi affermando che le condizioni statiche dell’ospedale erano peggiori delle previsioni, ma hanno accettato l’invito a redigere il crono-programma e formalizzare lavori e tempi entro il 3 gennaio prossimo.
DA UFFICIO STAMPA ASSOCIAZIONE DEI COMUNI