E’ scolpita nella pietra del luogo, è altra 2 metri e, dominando il promontorio di Serra del Re sui Nebrodi ad oltre 1700 metri di altezza, porta una robusta corona. Il suo significato però è ben diverso. Simboleggia i principi di legalità ed il rifiuto, da parte degli allevatori e residenti del posto, di qualsiasi attività illegale o ancor peggio mafiosa. Parliamo della stele che 3 artigiani di Maniace (Francesco Sanfilippo, Salvatore Galbato e Salvatore Liuzzo) hanno donato al Comune di Bronte per lanciare un messaggio di legalità anche su quei Nebrodi spesso descritti come teatro di soprusi e che è stata inaugurata alla presenza di numerose autorità. Alla cerimonia presenti i sindaci di Bronte e Maniace, Graziano Calanna e Nino Cantali con le rispettive Giunte, il Presidente del Consiglio comunale di Bronte, Nino Galati, promotore dell’iniziativa. Con loro i comandanti delle Stazioni dei carabinieri e del Corpo forestale di Bronte e Maniace, la Polizia municipale di Bronte, il dott. Francesco Del Campo, presidente regionale del “Cnsas” (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) e diverse associazioni ambientalistiche e culturali del territorio. “Siamo qui a testimoniare – ha affermato il presidente Galati – l’impegno degli artigiani di Maniace che, attraverso questo monumento donato al Comune di Bronte, hanno voluto testimoniare il loro impegno a favore della legalità”. “Adesso – ha aggiunto il sindaco di Maniace Cantali – dobbiamo fare in modo che ad ammirare questi boschi arrivino i turisti”. Sentite le parole anche del vice sindaco di Bronte Vittorio Trascari, con il sindaco Graziano Calanna che alla fine della manifestazione ha ringraziato i 3 artigiani: “Questa scultura – ha affermato – esprime arte e la determinazione di un popolo che vuole vivere i Nebrodi nella massima legalità”. Emozionati gli interventi dei 3 artigiani che hanno ricordato il sacrificio dei loro avi che in questi monti hanno duramente vissuto di zootecnia. Poi la stele è stata scoperta fra gli applausi dei presenti. Dominerà per sempre il promontorio di Serra del Re a monito di legalità e giustizia per tutti. Fonte “La Sicilia” del 13-06-2017