Inossidabile. Più forte di tutto e tutti, a dispetto dell’età (81 anni) e della forza dei suoi avversari. Pino Firrarello è stato eletto nuovamente sindaco di Bronte. Una vittoria netta, mai messa in discussione durante lo spoglio delle schede. La norma era chiara: chi arriva al 40% diventa sindaco. E Firrarello fin dalle prime battute dello scrutinio si è attestato intorno al 44-45 % e non è sceso mai sotto il 42, lasciando agli avversari pochi margini per sperare in un possibile ballottaggio che avrebbe messo tutto in discussione. A tarda sera, quando ormai erano stati scrutinati 9.603 voti, pari al 79,65% Firrarello aveva consolidato il suo risultato, ottenendo ben 4.268 preferenze pari al 44,85% contro i 3.225 di Graziano Calanna fermo al 33,89%. Distaccati gli altri Giuseppe Gullotta aveva ottenuto più di 1.700 voti pari a circa il 17% e Valeria Franco a poco più di 120 voti, pari all’1,46%.
Ovviamente si tratta di voti parziali, frutto dei rilevamenti dei vari comitati elettorali. Quelli definitivi, infatti, come ormai tradizione, giungono a notte fonda. Pur parziali, comunque, sono bastati per capire che Pino Firrarello è tornato sindaco, così l’ex senatore, festeggiato e inneggiato dai suoi, con al braccio la moglie Maria Prestianni e attorniato dai figli, dai generi e dai nipoti, ha sfilato in corteo fino a piazza Spedalieri per fare il comizio di ringraziamento. E qui le condizioni meteo gli hanno fatto uno scherzo: all’improvviso è iniziato a piovere. Ma l’inossidabile Pino Firrarello non si è per nulla abbattuto. E’ salito sul palco e con voce ferma ha affermato: «Ringraziamo il buon Dio che ci sta mandando la pioggia. Abbiamo battuto il diavolo. Domenica prossima faremo il comizio di ringraziamento».
«Ha vinto la città – ha affermato Giuseppe Castiglione – hanno vinto i giovani, hanno vinto le donne e tutti coloro che hanno creduto in questa scommessa per riaffidare all’esperienza di Pino Firrarello ed all’entusiasmo di tanti giovani la guida della città. Non era facile scalzare questa amministrazione, – ha continuato – ma la gente ha voluto così. Questa è una giornata molto bella. Bronte torna a diventare protagonista grazie a un atto di amore verso questa Città». E se Firrarello ha ottenuto un grande risultato, altrettanto hanno fatto le sue 7 liste che, sempre leggendo i risultati parziali dei vari comitati, alle 20 avevano superato anche il 50% delle preferenze. Fra queste le liste civiche “Bronte riparte” e “Progetto Bronte” hanno ottenuto più consensi degli altri. Intorno al 30%, invece, i consensi delle liste di Graziano Calanna dove spiccano il Pd e la lista “Guardiamo avanti ancora”. Chi ha preso, invece, molti più voti delle proprie liste è stato Giuseppe Gullotta. Lui intorno il 17 – 18%, le liste più o meno all’11%. Inaspettato il consenso ottenuto invece dal Valeria Franco del Movimento 5 stelle ferma a circa 300 voti, appena sopra al 3%. Un dato comunque superiore a quello ottenuto dalla sua lista che non è andata oltre l’1,5 %. Ultimo dato i votanti: 11.947, pari al 62,08% degli aventi diritto. Un dato in aumento riaspetto a 5 anni fa, quando al primo turno hanno votato 10.560 elettori. Fonte “La Sicilia del 06-10-2020
LE REAZIONI «ORA CONVINCERE I CITTADINI CHE IL COMUNE E’ TORNATO DI TUTTI». È una festa in via Umberto, “sede-laboratorio” storico di Pino Firrarello, ricavata dagli ambienti del Real Collegio Capizzi. È li che amici e sostenitori si sono radunati per assistere allo spoglio delle schede elettorali e per complimentarsi con il senatore, che durante la campagna elettorale non ha mai perso la fiducia certo che Bronte lo avrebbe votato. Poi, a risultato ormai acquisito, fa l’analisi di un voto che lo vede sindaco per la quarta volta. Firrarello, infatti, è stato sindaco nel 1985, nel 2005, nel 2010 e adesso: «Dopo l’an – nullamento delle elezioni di maggio a causa del Covid – afferma – agli amici dissi che il rinvio ci avrebbe penalizzato di almeno 10 punti. E così è stato. In questi mesi, infatti, il mio principale avversario ha fatto il possibile per acquisire voti e consensi, ma Bronte ancora una volta ha dimostrato di volermi bene e questo, insieme alla forza delle liste, mi ha permesso di vincere al primo turno». Poi con viso disteso non ha risparmiato accuse soprattutto al suo avversario di sempre, Raffaele Lombardo: «Si è inventato un candidato che è stato amico mio per circa 40 anni».
Infine liberato, da qualche sassolino, parla del futuro: «C’è da lavorare. C’è da risvegliare un paese. C’è da rendere liberi i cittadini di Bronte e convincerli che il Comune è tornato di tutti. C’è da impegnarsi su più fronti, per la zona artigianale, per la viabilità, per l’ospedale e per tutto quello che crea sviluppo». Delusione nel comitato elettorale di Graziano Calanna, fino a tarda sera non rintracciabile come Valeria Franco. Ha parlato invece Giuseppe Gullotta, soddisfatto del risultato: «Ringrazio gli elettori che mi hanno votato e la coalizione che mi ha sostenuto. Era un compito arduo, ci confrontavamo con un sindaco uscente e una segreteria politica ben attrezzata. Da oggi – con – clude – possiamo dire di avere la giusta investitura per occuparci dei problemi del paese». Fonte “La Sicilia” del 06-10-2020