Eccolo il progetto definitivo per effettuare i lavori nella rete idrica e collegare l’acqua del terzo Pozzo Musa (nella foto). L’impresa che si è aggiudicata l’appalto, nel rispetto della norma, lo ha consegnato al responsabile dell’Ufficio Urbanistica del Comune, nonché direttore dei lavori, Nino Saitta ed al responsabile del settore Lavori pubblici del Comune, ing. Salvatore Caudullo che di questo progetto è Rup. Un passaggio strettamente burocratico che però a Bronte è salutato con grande gioia, perché determina l’ennesimo passo in avanti verso la risoluzione dei problemi idrici. «Ovvio che sia così – spiega il sindaco Pino Firrarello – Le difficoltà subite quando l’Acoset ha ridotto la portata d’acqua nella nostra rete, ma anche la grossa perdita registrata in via Umberto qualche giorno fa, hanno destato non poche preoccupazioni. La programmazione effettuata negli anni e la ricerca continua di finanziamenti, ci hanno permesso di ottenere 5 milioni di euro dal Pnrr per scavare il terzo Pozzo Musa e realizzare nuove condotte e nuovi serbatoi che, assieme alla ristrutturazione di alcune vasche già esistenti, ci permetteranno di dare acqua a sufficienza ai brontesi anche durante l’estate. Per questo – spiega il sindaco – continuiamo a seguire con attenzione l’iter burocratico ed i lavori che si stanno eseguendo».
Intanto i lavori procedono. L’impresa ha già commissionato anche le tubazioni da realizzare. Si attende che arrivino fisicamente nei cantieri. Subito dopo inizierà l’attività di scavo per la loro posa. Ma Firrarello guarda anche ad altri progetti. Il Comune, infatti, sempre grazie al Pnrr, è riuscito pure ad ottenere 3 milioni e 497mila euro più Iva per finanziare i lavori necessari per eliminare le perdite nella rete idrica di tutto il centro urbano. «Progetto utilissimo – conclude Firrarello – Basti pensare cosa è accaduto qualche giorno fa in via Umberto, quando si è formata una grossa falla nella condotta principale. Solo l’intervento tempestivo dell’Ufficio tecnico comunale e di una impresa specializzata ha evitato il peggio, limitando i danni alla popolazione». Fonte “La Sicilia” del 11-06-2024