Riflettori ancora puntati sul nuovo tratto tra Bronte e Adrano della Ss 284. Questa volta, però, non per descrivere l’opera o annunciare la fine prossima dei lavori, ma per evidenziare una possibile criticità. Il consigliere comunale di Bronte, Vittorio Triscari, infatti, in Consiglio ha lanciato l’allarme sulle condizioni del manto stradale inaugurato a luglio e ogni giorno percorso da numerosi automobilisti. A suo dire, infatti, già ci sarebbero degli avvallamenti. “Sembra strano – afferma – ma il nuovo manto stradale, nonostante sia stato inaugurato tutto sommato da pochi mesi, presenta già diversi avvalamenti. Non credo sia normale e comunque è necessario intervenire”. Ma Triscari non punta il dito soltanto sulla condizione della carreggiata: “All’ingresso di Bronte – continua – l’impresa sta realizzando un parcheggio in prossimità della chiesa della Madonna delle Grazie. I proprietari dei terreni limitrofi, temono che non sarà garantito loro l’accesso diretto, ma attraverso una scala che ovviamente renderebbe molto più complicato il trasporto di qualsiasi oggetto”. A gettare acqua sul fuoco e tranquillizzare tutti ci pensa il direttore dei lavori, l’ingegnere Giuseppe Musotto della Cogip Pavesi, ovvero il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato l’appalto. “I proprietari dei terreni limitrofi al costruendo parcheggio stiano tranquilli: realizzeremo per loro degli accessi diretti alle proprietà”. Ma dove l’ing. Musotto si sofferma maggiormente sono le condizioni della strada. “Sulla carreggiata già completa e inaugurata – dice – non ci sono avvallamenti. Vero è che in alcuni punti si sono verificati degli affossamenti dell’asfalto, ma si tratta di un normale processo di assestamento. Questi affossamenti, comunque – spiega – non superano il centimetro di dislivello e potrebbero sistemarsi da soli. Comunque vada, il fenomeno è sotto controllo e se sarà necessario, prima di andar via, interverremo, ma per carità, non parliamo di avvallamenti”. Lo stesso ing. Musotto, aggiunge che degli avvallamenti ci sono agli imbocchi con i nuovi tratti che devono essere inaugurati. “Solo perchè – spiega – bisogna ancora completare gli innesti con i nuovi tratti. Fateci completare l’opera – conclude – poi ne riparliamo”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 01-05-2013