Arrivano nuovi e inquietanti particolari nella vicenda dell’aggressione subita da un 53enne a Bronte, ricoverato all’ospedale Castiglione Prestianni, per due coltellate al petto, inferte dal rivale in amore, un 35enne anch’esso di Bronte. Dopo le prime indagini, condotte dai carabinieri della locale Stazione, diretta dal luogotenente Giuseppe Amendolia, in collaborazione con la Compagnia di Randazzo, agli ordini del tenente Nicolò Morandi, è stata confermata la lite, avvenuta nella centrale via Santi, dove l’uomo più giovane ha atteso il rivale, nei pressi del suo garage, per aggredirlo mentre chiudeva la propria auto. Un’azione premeditata, che solo per puro caso non ha avuto un tragico epilogo. La colluttazione fra i due è stata veloce, e solo grazie alle urla del 53enne, e all’antifurto fatto scattare nell’auto, si è attirata l’attenzione di alcuni vicini, e messo in fuga l’aggressore. Accompagnato in ospedale, dove è stato soccorso, e in seguito allertate le forze dell’ordine, che hanno rintracciato e tratto in arresto il rivale, recatosi in ospedale per una ferita a una mano e una slogatura procurata durante la fuga. L’aggressore è stato tradotto nel carcere di piazza Lanza, in attesa delle decisioni del magistrato. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 16-01-2018