Per la quarta volta, ha fatto la sua solitaria protesta incatenato alla ringhiera della sede del Distaccamento forestale di Bronte, per chiedere il rispetto dei suoii diritti. Giovanni Giuffrida, proprietario di un fondo agricolo in contrada Erbe Bianche a Bronte, dal 2009 chiede che venga sistemata la strada demaniale che permette l’accesso al suo terreno. La strada, in discesa, con le piogge si trasforma in un torrente, e rende impossibile la percorrenza perché il passaggio dell’acqua lascia fuori pietre e solchi che non permettono ad un’auto di salire in sicurezza. Dal 2009, con proteste più o meno eclatanti, ma sempre pacifiche, il signor Giovanni ha chiesto l’intervento dei vari Enti, dal Comune alla Forestale, ma a tutt’oggi, la strada è impercorribile e nessuno ha mosso un dito. Ieri mattina, stanco di dover sempre chiedere si è incatenato, sempre per il ripristino della strada, e l’osservanza di una delibera dell’Ispettorato Forestale di Catania, con la quale si chiede a dei confinanti, pulitura e sistemazione di alcuni canali di scolo del luogo, che non permettono il normale defluire delle acque (cosa che provoca l’allagamento della strada impedendo l’accesso alla proprietà di Giuffrida. La protesta è rientrata, poi, per l’intervento del Commissario Forestale Luca Ferlito e del maresciallo dei carabinieri Antonio Muto, che hanno rassicurato l’agricoltore confermando che la strada sarebbe stata sistemata immediatamente. Poi il signor Giuffrida, è stato ricevuto anche dal sindaco, Graziano Calanna, che ha rassicurato ulteriormente l’agricoltore, il quale potrà procedere con serenità alla raccolte delle olive. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 18-11-2015