Dopo la signora che ha rischiato di partorire sulla Ss 284, all’interno dell’ambulanza con guai al motore, durante il tragitto all’ospedale di Biancavilla, un’altra situazione difficile è stata sfiorata a causa della temporanea chiusura del Punto nascita dell’ospedale. A denunciarlo l’avv. Gullotta dell’associazione Aiace e il dott. Salvatore Tirendi del sindacato Nursind. «In una notte di tensione e apprensione – scrivono in una nota – la comunità e tutti coloro che si preoccupano per la sicurezza delle nascite, hanno vissuto un momento di paura a causa di un distacco di placenta verificatosi nella notte del 15 agosto. «Grazie all’azione pronta e competente degli operatori sanitari e all’efficace coordinamento tra le strutture mediche coinvolte, la tragedia è stata sfiorata e la vita di un bambino e di sua madre sono state salvate. «La futura mamma – continuano a spiegare – trasportata all’Ospedale di Bronte, ha dovuto affrontare un momento di estrema criticità a causa del distacco di placenta. In un contesto in cui il punto nascite dell’Ospedale di Bronte è temporaneamente chiuso, è stata necessaria un trasferimento urgente all’Ospedale di Biancavilla, dove è stata eseguita una pronta e delicata operazione che ha salvato la vita del bambino e della madre».
Per Gullotta e Tirendi quanto accaduto pone obbligate considerazioni. «E’ importante – infatti spiegano – riflettere sulla situazione critica che ha portato alla temporanea chiusura del punto nascite dell’Ospedale di Bronte che mette a rischio la salute e la vita dei cittadini. La recente emergenza ha dimostrato che il diritto a cure mediche di qualità, specialmente durante il momento del parto, non può essere compromesso. Pertanto – continuano – rivolgiamo un appello urgente alle autorità sanitarie e alle istituzioni competenti affinché si impegnino a ripristinare il punto nascite all’Ospedale di Bronte. La sicurezza delle madri e dei neonati deve rimanere priorità assoluta». Per entrambi ogni taglio alla Sanità rappresenta un taglio alla sicurezza e alla dignità delle persone. «Per questo – concludono – chiediamo un impegno concreto per il ripristino e il potenziamento dei servizi sanitari nelle nostre comunità». Fonte “La Sicilia” del 20-08-2023