Per l’Istituto superiore Benedetto Radice di Bronte 2020 all’insegna dei diritti umani, con il progetto d’inclusione informatica degli anziani selezionato dal “Coordinamento nazionale enti locali per la Pace e i Diritti umani” e dalla Fondazione Caponnetto. E si chiude l’anno a tutela dei bambini, col video del “Team di Babbo Natale” destinato a scuole, ospedale e comunità minori, con la dirigente Maria Pia Calanna che assicura: “Al Radice, il faro della legalità e della cittadinanza attiva non si spegne mai”.
La professoressa Venera Sgroi, docente di diritto referente del “Progetto le buone pratiche del cittadino”, illustra le attività del 2020: “La “IV Inf”, da fine gennaio ai primi di marzo, al circolo ricreativo comunale ha guidato gli anziani nell’uso del pc e, il 9 e 10 ottobre, con la “V A Sia”, ha partecipato on line al “Meeting nazionale delle scuole della Cura”, una cura intesa come responsabilità, solidarietà, accoglienza che realizza diritti umani e crea comunità. Per il 52° anniversario della Dichiarazione universale dell’Onu – continua la Sgroi -, i ragazzi di tutte le quinte, delle sedi di Bronte e Adrano, ne hanno letti gli articoli a radio Trc e creati dei video diffusi sui social”.
Per il lavoro svolto dagli studenti a inizio anno, al Radice di Bronte sono arrivati due autorevoli riconoscimenti, ne parla sempre la professoressa Sgroi: “Il Coordinamento nazionale enti locali per la Pace e i Diritti umani ha scelto il progetto d’inclusione degli anziani, fra quelli da trattare il 10 dicembre alla Giornata internazionale dei diritti umani. Studenti della “IV Inf”, con due della “IV Cat” che curano il nostro giornalino, hanno relazionato on line alla “Grande assemblea delle scuole italiane sui diritti e le responsabilità”, le altre classi hanno seguito su youtube. Lunedì – dice la Sgroi -, studenti di “IV Inf”, “III Sia”, “V Cat” e “V Afm”, invece, sono stati chiamati a parlarne alla video conferenza nazionale delle “Giovani sentinelle della legalità”, della Fondazione Antonino Caponnetto”. Per passare dai diritti degli anziani, sanciti anche nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue (2000), a quelli dei bambini, fissati pure nella Convenzione Onu sui diritti del fanciullo (1989), la “III A Sia”, sempre in dad, in questi giorni si è trasformata nel “Team di Babbo Natale”. Luigi Putrino Fonte GDS