Ultimo atto alla realizzazione del «Programma di riqualificazione urbana», redatto dall’ufficio tecnico del Comune di Bronte, che prevede il recupero e il completamento dei 60 alloggi popolari dell’Iacp siti in contrada Sciara Sant’Antonio, iniziati a costruire negli anni ‘90 e mai completati. Ottenuto il «sì» finale da parte di tutti gli enti competenti, il progetto è andato in gara attraverso l’Urega, ovvero «l’Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici». Con circa 8 milioni di euro, di cui, 6 milioni e 317 mila euro sono finanziati dalla Regione, un milione 125 mila euro dall’Iacp, mentre il resto e circa 900 mila euro dal Comune, si dovranno abbattere quelle parti degli immobili ormai irrecuperabili e completare gli alloggi continuando a trasformare il quartiere di Sciara Sant’Antonio in una moderna area residenziale. Come detto, i lavori di questo complesso cominciarono negli anni ‘90, ma poi, a causa della crisi finanziaria della ditta che si era aggiudicata l’appalto, furono interrotti, con l’Iacp che non è più riuscita a riprenderli. Oggi campeggiano negativamente in via Selvaggi come una ferita in un quartiere che sta crescendo e così l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pino Firrarello, ha deciso di recuperarli per restituire decoro alla zona e dare un’abitazione dignitosa a 60 famiglie. «Si tratta – ci spiega, infatti, Firrarello – di alloggi a canone sostenibile, accessibili non solo dalle famiglie indigenti, ma anche da parte di coloro che vantano un reddito più alto, ma non hanno una casa. In questi momenti di crisi per le famiglie sarà un toccasana, ma ricordiamoci che il Comune lo ha potuto fare perché ha un bilancio sano, frutto di scelte oculate e responsabili. Se non avessimo avuto i 900 mila euro di nostra competenza, avremo perso l’intero finanziamento e gli alloggi sarebbero rimasti un rudere. Bronte, invece, è una cittadina sana e viva e anche in questo momenti di crisi economica nazionale riesce a crescere». I lavori prevedono anche la sistemazione dell’area e delle vie circostanti gli alloggi, valorizzando una zona dove si stanno completando la nuova caserma dei carabinieri e altre infrastrutture.
L. S. Fonte “La Sicilia” del 06-01-2015