Incrementati dal Ministero dell’Interno da 113 a 143 i posti dello Sprar, di cui Bronte è capofila, mentre il gestore, la cooperativa Iride di Scordia, per il proprio «Centro di seconda accoglienza per 15 minori stranieri» di Bronte stipula la convenzione col Comune. Ma a gratificare il gestore il premio conferitogli dall’«Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati» (Unhcr) per l’integrazione dei ragazzi ospiti dello Sprar. «A candidare il gestore al concorso indetto dall’Agenzia dell’Onu è stato il Comune di Bronte – spiega il sindaco Graziano Calanna -. Il Comune vigila sullo Sprar affinché il gestore osservi la normativa sull’ accoglienza, visto il livello di integrazione raggiunto dai richiedenti asilo lo abbiamo segnalato all’Unhcr. L’attribuzione del premio attesta l’elevato livello della qualità del servizio». Di questa attestazione Onu, la cooperativa sociale Iride potrà fregiarsi usando accanto al proprio il logo «Welcome Working for Refugee Integration. La dottoressa Tiziana Tardo, coordinatrice dello Sprar, dichiara: «Questo riconoscimento dell’Unhcr, preceduto da quello dell’Unicef, ci lusinga, soprattutto se si considera che, su 50 premiati, a Milano eravamo gli unici da Roma in giù. Il presidente della cooperativa, Rocco Sciacca, invece, dice: «La candidatura per noi è stata sinonimo di fiducia e riconoscenza per il lavoro quotidiano che svolgiamo. Ringrazio Comune e Sindaco. Dopo quasi un anno di attività per il «Centro di seconda accoglienza (come previsto per i centri di primissima accoglienza per minori stranieri») la cooperativa Iride ha ottenuto dal Comune la convenzione, deliberata dalla Giunta allo scorso 16 febbraio, su proposta del Capo area Servizi sociali, dottor Biagio Meli che il 30 gennaio ne ricordava l’obbligo di legge alla Commissione presieduta dal vicepresidente del Consiglio Giuseppe Di Mulo. Questa cooperativa guida lo Sprar di Bronte dal 2014, fin dall’apertura avvenuta durante la sindacatura di Pino Firrarello, e l’anno scorso si è aggiudicata la gara da 3,9 milioni di euro (triennio 2017-2019) per gestire l’accoglienza di 113 richiedenti asilo e rifugiati a Bronte (22 posti), Giarre (23), Calatabiano (15), Santa Maria di Licodia (20), Belpasso (18) e Fiumefreddo di Sicilia (15). Sull’ incremento a 143 posti Calanna conclude dicendo: «I posti sono 10 in più per Santa Maria di Licodia e 20 per Mascali, che da poco ha aderito al sistema». Luigi Putrino Fonte Giornale di Sicilia del 09-04-2018