Oggi sono dei bambini, ma domani saranno cittadini. E al pari della matematica e della storia, imparare a rispettare la propria città è un insegnamento fondamentale. Per questo la giornata di ieri per una folta rappresentanza degli alunni delle scuole elementari e medie di Bronte ha avuto valore doppio. Coordinati dal Comune di Bronte, infatti, i ragazzi hanno dato vita ad una riedizione della manifestazione organizzata dal Parco dell’Etna “Meglio Parco che sporco”. Ieri, però, gli alunni invece di ripulire le zone verdi all’interno dell’Area protetta, hanno concentrato la propria attività sulle piazze ed sui parchi urbani vicino il proprio edificio scolastico. «Ringraziare studenti, docenti e dirigenti è doveroso – ha affermato il sindaco Graziano Calanna – oggi i ragazzi hanno imparato non solo educazione ambientale e civica, ma hanno reso un grande servizio liberando dai rifiuti alcune zone verdi all’interno del centro abitato E’ stato bello vedere come si sono impegnati, capendo che tutti siamo indispensabili per avere una città pulita». E l’iniziativa non finisce qui. A fine manifestazione il presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, ha consegnato ai bambini gadget e pubblicazioni del Parco, annunciando che alla scuola verranno consegnati degli alberi che gli stessi alunni dovranno piantare e curare. «Vorremo – ci dice il presidente Mazzaglia – che i bambini lo ricordino come un evento educativo che continui tutto l’anno. Nelle prossime settimane porteremo anche gli alberi da piantare». Ed alla manifestazione hanno partecipato il presidente del Consiglio comunale, Nino Galati e gli assessori Chetti Liuzzo ed Ernesto Di Francesco. Con loro anche il comandante del Distaccamento di Bronte del Corpo Forestale, l’ispettore superiore Antonino Ruffino. «La città può avere verde ed aiuole belle –ha detto Galati –se tutti contribuiamo a tenerle pulite. Un concetto che è bene imparare fin da piccoli, per essere già cittadini attenti e rispettosi di tutto ciò che è pubblico». Ed i bambini hanno trovato di tutto, ma soprattutto cartacce di caramelle e cicche di sigarette, perché tutti, piccini e grandi, devono imparare a non sporcare. Fonte “La Sicilia” del 23-11-2017