Dopo una serie di rinvii per difetti nelle procedure, per lo slittamento dovuto alla pandemia e un per cambio di giudice monocratico, è di fatto cominciato davanti al giudice monocratico della seconda sezione penale del Tribunale, il
processo per maltrattamento e abbandono di incapaci che si celebra ai danni del sacerdote Luigi Minio, presidente della fondazione Istituto San Vincenzo de Paoli – Padre Marcantonio, noto come “l’ospizio dei vecchi di Bronte. Con
lui, imputati anche quattro dipendenti della struttura per anziani. Si tratta di Vincenzo Greco, Vincenzo Lembo, Renato Minio e Rita Riolo. Nell’udienza di ieri espletate le procedure preliminari e avanzate le richieste di costituzione parte civile sulle quali il giudice deciderà nella prossima udienza. Nell’inchiesta, avviata dalla Procura dopo alcuni esposti, sono confluite le indagini dei carabinieri di Randazzo e del Nas di Catania.
Una sessantina le parti offese. Nelle carte dell’inchiesta coordinata dal Procura distrettuale, si legge tra l’altro “di maltrattamenti agli anziani ospiti della casa di riposo, rendendo la loro vita particolarmente penosa e dolorosa, aggredendoli verbalmente con ingiurie e minacce, non assicurando loro adeguati e sufficienti pasti”. Contestata una scarsa assistenza, l’assenza di condizioni igieniche sufficienti e la scarsa presenza di personale qualificato, con la presenza di un solo operatore per 61 ospiti durante la notte. Al sacerdote è contestata “l’omessa comunicazione all’autorità di Ps, dall’ingresso nella struttura, delle generalità complete degli ospiti”. O.P. Fonte “La Sicilia” del 11-05-2021
Questa struttura dovrebbe essere Chiusa. Se è vero ,i nostri anziani non meritano questi maltrattamenti.
la scarsa prevenzione nella gestione del covid,i maltrattamenti agli anziani fanno capire che la gestione non è delle migliori.
Questi sono mestieri che dovrebbero essere fatti col cuore ed il massimo rispetto verso chi ha bisogno, non con mania di protagonismo.
Se si è sbagliato é giusto che si paghi.