È “saltata” ieri, a causa di un difetto procedurale, la prima udienza del processo davanti al giudice della seconda sezione monocratica del Tribunale, per maltrattamento e abbandono di incapaci che si celebra ai danni del sacerdote Luigi Minio, 87 anni, presidente della fondazione Istituto San Vincenzo de Paoli – Padre Marcantonio, noto come “l’ospizio dei vecchi di Bronte. Con lui sotto processo anche quattro dipendenti della struttura per anziani. Si tratta di Vincenzo Greco, Vincenzo Lembo, Renato Minio e Rita Riolo. Nell’inchiesta, avviata dalla Procura dopo alcuni esposti, sono confluite le indagini dei carabinieri di Randazzo e del Nas di Catania. Sessantadue le parti offese. Nelle carte dell’inchiesta (coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro e dal sostituto Rosaria Molè) si legge tra l’altro “di maltrattamenti agli anziani ospiti della casa di riposo, rendendo la loro vita particolarmente penosa e dolorosa, aggredendoli verbalmente con ingiurie e minacce, non assicurando loro adeguati e sufficienti pasti”. Due degli indagati avrebbero anche “costretto dei disabili a consumare i pasti in una stanzetta ripostiglio”, usando nei confronti di altri quattro “violenza fisica consistita in spintoni schiaffi e pugni”. Contestata una scarsa assistenza, l’assenza di condizioni igieniche sufficienti e la scarsa presenza di personale qualificato, con la presenza di un solo operatore per 61 ospiti durante la notte. Al sacerdote è contestata “l’omessa comunicazione all’autorità di Ps, dall’ingresso nella struttura, delle generalità complete degli ospiti”. O. P. Fonte “La Sicilia” del 13-03-2018