Il progetto di ampliamento della zona artigianale, che include anche alcune opere di urbanizzazione, adesso è esecutivo. Sedici nuovi lotti, da assegnare ad altrettanti artigiani che potranno contare anche su servizi “hi tech” che gli faranno risparmiare sull’energia elettrica. Il Comune, infatti, dopo aver presentato il progetto preliminare, ha ricevuto la comunicazione, da parte dall’assessorato regionale alla Cooperazione, che questo era stato finanziato con 3 milioni 980 mila euro attraverso i fondi europei del programma operativo 2007 – 2013. Così gli uffici, in anticipo rispetto ai tempi stabiliti, ha completato l’elaborato, presentandolo alla Regione. «Entro 15 giorni – ci dice il sindaco Pino Firrarello – l’assessorato perfezionerà il decreto da sottoporre al visto della Corte dei Conti. Non è escluso, quindi, che nei primi mesi del 2010 potranno iniziare i lavori». Lavori che sono particolarmente attesi dagli artigiani che intendono insediarsi nella zona artigianale, che dopo essere una delle più grosse ed attive della Sicilia, rischia di diventare leader nel rispetto dell’ambiente e nella produzione di energia. «Fra i lavori da eseguire – ci dice il capo dell’ufficio tecnico del Comune, ing. Salvatore Caudullo – ci sono anche delle aree adibite a posteggio coperto con dei pannelli fotovoltaici. Così, oltre a proteggere le vetture in sosta e fornire un ulteriore servizio, contemporaneamente si produrrà energia elettrica che servirà non solo per la pubblica illuminazione, ma sarà anche ridistribuita agli artigiani». Il progetto, ovviamente, è molto più ampio. Oltre ai 16 nuovi lotti, verrà realizzata la rete idrica che permetterà di fare funzionare gli impianti antincendio, ma anche la rete fognaria e la pubblica illuminazione verranno ampliate. Oltre a ciò, i terreni dei nuovi lotti saranno tutti recintati. Il tutto rispettando i parametri urbanistici con le aree a verdi che non sono state diminuite. In pratica, più di 2 ettari e mezzo di terreno diventerà produttivo, per soddisfare le richieste degli artigiani. «Lo abbiamo sempre detto e sostenuto – afferma Firrarello – se abbiamo deciso di ampliare la zona artigianale è perché aumentano gli imprenditori che ci chiedono di insediarsi. Oggi a Bronte, in quest’area, ci lavorano oltre 800 persone, ma soprattutto ha sede un’ampia fetta di imprenditoria brontese. Per questo, in questi anni, abbiamo lavorato per dotarla di servizi migliori e di una nuova viabilità che favorissero la crescita delle imprese e l’impiego sempre maggiore di manodopera. Il risultato – conclude – è che si è creato un ciclo certamente virtuoso, che vede tanti chiedere un lotto della zona artigianale e noi accontentarli». Il sindaco guarda già anche al futuro, non escludendo la possibilità di trasformare l’attuale area artigianale in industriale. Il progetto di ampliamento ed adeguamento dell’area artigianale è stato redatto dal geometra Nino Saitta, dall’architetto Concetta Falanga e dall’ingegnere Sebastiano Sciacca, progetto approvato dall’ingegnere Salvatore Caudullo, capo dell’ufficio tecnico comunale e responsabile unico del procedimento, seguito nella prima fase anche dalla dottoressa Teresa Sapia. Uno staff qualificato che dimostra l’interesse del Comune, affinché la zona artigianale brontese offra sempre maggiori e migliori servizi. La zona artigianale di Bronte, infatti, è una delle più grandi della Regione siciliana. Complessivamente, il giro di affari che ruota attorno la zona artigianale di Bronte, si aggira intorno ai 20 milioni di euro.
Fonte “La Sicilia” del 06-12-2009